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Molte applicazioni di disegno e fotoritocco odierne consentono di sfruttare strumenti che ricordano quelli usati realmente dagli artisti, come ad esempio, pennelli e penne varie ma il selettore colore, lo strumento che permette di selezionare le tinte da una biblioteca di campioni, continua a essere proposto come un metodo che non ricorda per nulla gli strumenti tradizionali.
Un nuovo progetto realizzato da Adobe Research e Università di Toronto, reinventa questa palette usando lo scheumorfismo, affinché si comporti in modo naturale e intuitivo, permettendo allo stesso tempo la creazione di schemi-colore armonici e artistici.
Anziché obbligare l’utente a scegliere dall’intero spettro, la Playful Palette mostra un’interfaccia che è simile all’effetto che si ottiene mischiando i colori dal vero. Lea selezione dei colori è rappresentata da bolle gelatinose che è possibile mischiare con sfumature più chiare o più scure (in base alla direzione della pressione) e ottenere un gradiente di colore (un insieme di colori posti in un particolare ordine) con il quale lavorare. Il filmato che alleghiamo in questo articolo chiarisce meglio il concetto.
I ricercatori dicono di avere testato il metodo a lungo e che tale sistema permetterebbe di ottenere più libertà creativa rispetto ai tradizionali metodi di selezione Hue Saturation Brightness (HSB, “tonalità, saturazione e luminosità”), il metodo additivo di composizione dei colori e la rispettiva modalità per rappresentarli in un sistema digitale.
Altri dettagli sulla ricerca (qui un documento tecnico in PDF) saranno svelati al SIGGRAPH 2017 alla fine del mese. Il sistema sarà con ogni probabilità utilizzabile su versioni future dei software Adobe.