In concomitanza dell’evento Adobe MAX 2019, Adobe ha annunciato insieme a The New York Times Company e Twitter la “Content Authenticity Initiative”, progetto che mira a sviluppare uno standard di mercato per l’attribuzione dei contenuti digitali.
Per garantire fiducia e trasparenza online, è fondamentale offrire ad autori ed editori modalità appropriate per l’attribuzione dei contenuti. Adobe, The New York Times Company e Twitter sono convinti che la creazione di una soluzione a lungo termine sia una forma di responsabilità condivisa tra i creatori di contenuti, le aziende tech e le media company e che l’unione delle forze possa contribuire ad accelerare il progresso in questo campo.
“Con la crescente diffusione dei contenuti digitali, le persone vogliono essere certe che il contenuto di cui stanno fruendo sia autentico” spiega Dana Rao, Executive Vice President e General Counselor Adobe. “È una sfida straordinaria e siamo orgogliosi di collaborare con The New York Times Company e Twitter alla definizione di un sistema per l’attribuzione autoriale dei contenuti che sia riconosciuto dall’intera industria. Mai come ora è importante che le aziende che operano nella tecnologia e le media company lavorino insieme per aiutare le persone a valutare e a capire i contenuti che si trovano online”.
Adobe sta sviluppando un sistema opt-in che consentirà agli autori e agli editori di collegare in modo sicuro i dati di attribuzione ai contenuti che scelgono di condividere. Il framework è progettato per consentire agli autori di verificare il loro contenuto in modo da ricevere l’attribuzione autoriale corretta e offrire così ai consumatori una traccia di attribuzione affinché possano fidarsi dell’autenticità del contenuto stesso di cui stanno fruendo.
La software house di San Jose ha mostrato un prototipo della sua tecnologia di attribuzione dei contenuti integrata all’interno di Photoshop ad Adobe MAX, la conferenza dell’azienda dedicata alla creatività.
“Riconoscere le notizie autentiche online è una delle maggiori sfide dei nostri tempi” ha affermato Marc Lavallee. Head of Research & Development, The New York Times Company. “La lotta alla disinformazione richiede che l’intero ecosistema – autori, editori e piattaforme – lavori insieme. Questo progetto pone le giuste basi attraverso la creazione di standard aperti e la definizione di protocolli”.
“Abilitare e amplificare il dibattito pubblico globale è la missione principale di Twitter,” ha spiegato Del Harvey, Vice President, Global Trust and Safety, Twitter. “Siamo felici di lavorare con Adobe e The New Times Company per trovare nuove modalità in grado di dare un ulteriore contributo ai nostri sforzi. Ognuno di noi gioca un ruolo importante nel garantire un’informazione di qualità e una conoscenza dei media. La collaborazione su questioni complesse come questa è la chiave: accogliamo con favore la partnership”.
Adobe, The New York Times Company e Twitter approfondiranno l’iniziativa in un incontro nei prossimi mesi insieme a un gruppo più ampio di società tecnologiche e media company.
Tutte le novità di Adobe Max 2019 sono raccolte in questa pagina.