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Adobe è una delle software house che soffre di più il problema della pirateria. Il software distribuito illegalmente provoca molti danni economici ma è spesso “tollerato” e ha permesso il diffondersi di soluzioni diventate il punto di riferimento nel mondo della grafica e del desktop publishing (due nomi su tutti: Photoshop e InDesign). Per combattere il fenomeno del software pirata, da qualche tempo Adobe propone le sue soluzioni con offerte in abbonamento che consentono di avere applicazioni sempre aggiornate e sfruttare intere raccolte di app creative con piani che partono da 24,39 euro al mese per app singola o 60,99 euro al mese per tutte le applicazioni.
Il meccanismo degli abbonamenti si è rilevato un successo per Adobe ma anche questo non basta e continuano a circolare un numero elevato di applicazioni installate con tecniche che consentono di eludere le protezioni. Per combattere il fenomeno, Adobe ha recentemente inaugurato un meccanismo di “gogna” sulla falsariga del processo di convalida di Microsoft che permette di continuare a usare il programma ma prevede la visualizzazione di un banner che evidenzia l’uso di software “non genuino” rimandando a un sito web che spiega il motivo della segnalazione e dove è presente una FAQ con le risposte alle domande più frequenti. Per ora il sistema è utilizzato solo negli Stati Uniti, attivato quando viene individuata una copia illegale di Acrobat X ma è probabile che verrà esteso anche in altri paesi eseguendo la procedura di convalida anche per le altre applicazioni della suite.