Tom Hogarty, l’ingegnere che guida il Management Team di Adobe che si occupa dello sviluppo di Lightroom, chiede scusa per la qualità dell’ultimo update del programma, dice che il team ha particolarmente a cuore il prodotto e i suoi utenti, e riconosce di avere sbagliato su più fronti nel rilasciare gli ultimi aggiornamenti.
Nel tentativo di semplificare la procedura d’importazione dei file sono state introdotte delle instabilità con il risultato che l’applicazione in alcuni casi va in crash. “L’ambito del bug non è chiaro e il team ha preso la decisione sbagliata avviando la distribuzione con il bug mentre continuavamo a cercare di riprodurre gli eventi che provocavano il problema”.
Il bug sembra sia stato risolto e un update che porta l’applicazione alla release 6.2.1 è da ieri disponibile.
“La semplificazione dell’esperienza nell’importazione” dice ancora Hogarty, “è stata altresì gestita male”. “I nostri utenti, formatori e i team di ricerca, sono chiari a questo riguardo: l’esperienza nella procedura di importazione è sconfortante”. “E un procedimento che qualsiasi utente dovrebbe essere in grado di eseguire usando il prodotto e proporre ogni possibile opzione in una singola schermata alla stragrande maggiorparte degli utenti non è una proposta sostenibile”.
“Abbiamo deciso di attivare opzioni di default importanti e nasconderne altre in un pannello delle impostazioni”. “Abbiamo allo stesso tempo rimosso alcune funzioni poco usate per ridurre ulteriormente la complessità e migliorare la qualità”. “Questi cambiamenti non sono stati adeguatamente comunicati o resi comprensibile prima del lancio”.
“Lightroom è stato creato nel 2006 con 14 mesi di beta pubblica dialogando con le comunità dei fotografi”. “Nell’effettuare questi cambiamenti senza un ampio dialogo, sono venuti a mancare gli originari valori fondamentali del prodotto e del team”. “Il team continuerà a lavorare duro per riguadagnare la vostra fiducia nelle successive release e non vedo l’ora di ridare vita al dialogo che avevano avviato nel 2006”.