Adobe non offre più servizi in Venezuela adeguandosi alle sanzioni previste dall’amministrazione Trump per il paese sudamericano. A breve saranno disattivati gli account degli utenti dei software Adobe quali Photoshop e InDesign.
Vari utenti venezuelani, freelance e professionisti creativi che usano i software Adobe per lavorare, riferiscono sui social media che la mossa di Adobe è per loro “devastante”, già in difficoltà per il collasso economico del Paese e della sua dipendenza dal solo petrolio.
Freelance e professionisti vari che hanno regolarmente pagato i software Adobe, sono arrabbiati con la software house. Su internet stanno circolano vari metodi per “craccare” la suite Adobe e utilizzare i vari programmi.
Reuters riferisce che Gremiana Gonzalez, studentessa di graphic design presso Universidad de los Andes a Mérida, nella regione andina, propone su Twitter le istruzioni su come “craccare qualsiasi app della Creative Cloud”.
“In un certo senso va contro i miei principi perché non credo completamente nella pirateria, ma in tali circostanze o usi il software piratato o non mangi”, riferisce Gonzalez. “So, che come me, molti venezuelani lavorano grazie al freelancing, e la suite di Adobe è quella comunemente usata, acclamata e di più facile uso”. Adobe riferisce che gli account venezuelani non funzioneranno più dal 28 ottobre. Gli abbonamenti attivi finora e ancora validi non saranno rimborsati, ha fatto sapere Adobe, perché così è previsto dalle sanzioni del governo statunitense.