Adobe annuncia che entro il primo trimestre del 2014 renderà pubbliche Adobe .folio, le specifiche tecniche per le riviste digitali create con Digital Publishing Suite (DPS). La licenza sarà inoltre gratuita: questo permetterà agli editori di creare le proprie app per visualizzare le riviste digitali create con DPS, favorendo l’espansione dell’intero settore dell’editoria digitale.
“Adobe ha una lunga tradizione nel creare e supportare formati aperti che abilitano la pubblicazione e la distribuzione dei contenuti. Il formato PDF, ad esempio, è stato funzionale alla nascita delle tecnologie per la condivisione e la pubblicazione su desktop dei contenuti” dichiara Nick Bogaty, responsabile Digital Publishing Suite Adobe. “Il nostro lavoro sugli standard Web, inoltre, compreso HTML5, ha permesso di dare un forte slancio a tutto ciò che è possibile fare per il web e le app mobile. Siamo entusiasti, ora, di rendere disponibile gratuitamente il formato .folio, per accelerare la diffusione dei magazine digitali e delle altre pubblicazioni”.
Per comprendere l’importanza di questa nuova strategia Adobe occorre tenere presente che ad oggi circa l’80% di tutte le riviste digitali su dispositivi mobile sono create utilizzando proprio la Digital Publishing Suite di Adobe. Nello stesso comunicato inoltre Adobe dichiara che dal lancio della DPS, meno di tre anni fa, ad oggi sono state consegnate oltre 150 milioni di pubblicazioni digitali: l’incremento da novembre 2012 a novembre 2013 è stato del 115%.
Un numero crescente di editori che utilizzano Adobe DPS ha la necessità di rendere disponibili le proprie riviste su diversi sistemi operativi ed edicole digitali, inclusi anche quelli che al momento non sono ancora supportati. Rendendo pubbliche le specifiche Adobe .folio con licenza gratuita, gli editori potranno massimizzare la diffusione delle proprie pubblicazioni, creando app per la visualizzazione dei file .folio.
Considerando i numeri attuali .folio è già uno standard di fatto per le pubblicazioni digitali: con la pubblicazione dello standard .folio e l’uso su licenza gratuito Adobe ripercorre oggi quanto già fatto in passato con il formato PDF nell’ambito della gestione documentale. E’ prevedibile che questa scelta permetterà ad Adobe e alle società che impiegano la DPS di massimizzare la diffusione dei magazine e allo stesso tempo dare un nuovo impulso al settore.
Ricordiamo che all’interno della Adobe Digital Publishing Suite gli editori hanno a disposizione tutti gli strumenti per gestire contenuti, grafica, advertising e ogni altro aspetto relativo alla creazione, alla distribuzione e anche al marketing delle pubblicazioni digitali. Con i comunicati di oggi Adobe ha annunciato anche altri dati interessanti che confermano la crescente adozione della DPS da parte degli editori, l’incremento del numero delle pubblicazioni digitali e dei lettori e in sostanza dati e percentuali che confermano la transizione in corso dalla carta al digitale.
Oltre ai 150 milioni di pubblicazioni digitali distribuite ai lettori fino a oggi, ricordiamo il numero dei lettori unici triplicato rispetto al 2012. Secondo una statistica elaborata da GFK è aumentato anche il tempo speso dai lettori sulle pubblicazioni digitali: 40 minuti rilevati in media per le pubblicazioni cartacee ed ora fino a 50 minuti con le pubblicazioni digitali. Secondo Adobe questo è merito della maggiore interattività ottenuta con foto, video, pubblicità interattive e così via.
Sempre all’interno della DPS gli editori hanno a disposizione diversi strumenti in-app per migliorare il marketing e la diffusione dei magazine. Tra queste ricordiamo la possibilità per i lettori di condivisione sui principali canali social come Facebook, Twitter e Pinterest, la visualizzazione in anteprima di singoli articoli o di intere edizioni e le notifiche push, che segnalano ai lettori la disponibilità di nuovi contenuti.
Questi strumenti hanno permesso di coinvolgere nuovi lettori e di incrementare la vendita di contenuti, migliorando la scoperta di novità da parte degli utenti e offrendo accesso a contenuti e alle offerte. Adobe ha pubblicato una “guida alle best practice” per supportare gli editori nel trarre vantaggio da tutte le funzionalità di DPS. Ricordiamo che Adobe Digital Publishing Suite è utilizzata anche da organizzazioni e istituzioni per realizzare app per i propri dipendenti e consumatori.
Per una galleria delle pubblicazioni digitali realizzate con DPS è possibile partire da questo collegamento.
