Flash per dispostivi mobili muore. L’annuncio che dall’angolo dove siede Adobe è stata gettata la spugna è in una nota inviata dalla stessa società di San Josè ai suoi partner e citata da Zdnet: «Non adatteremo più Flash Player – dice Adobe – per i dispositivi mobili su nuovi browser, versioni OS o configurazioni di dispostivo. I nostri partner continueranno a lavorare per il supporto su Android e Playbook per chiudere bug critici e fornire aggiornamenti di sicurezza». Se quanto sopra sarà confermato è, di fatto, una sconfitta per Android, RIM oltre che Adobe nella lunga battaglia che ha contrapposto quest’ultima in particolare con Apple.
Come noto Cupertino ha sempre rifiutato di dare supporto a Flash su iOS citando varie problematiche, dalla batteria al carico sulla CPU, dalle ricadute su sicurezza al fatto che era preferibile adottare standard aperti. Al culmine della contesa, che possiamo individuare nella primavera del 2010, Jobs con un atto eclatante pubblicò le riflessioni su Flash una lettera attraverso la quale si denunciavano sul sito Apple le ragioni per cui Apple non avrebbe mai reso compatibile iOS. Un atto che suscitò profonda irritazione in Adobe e ira se non veri e propri “flame” in alcune nicchie dello mondo dello sviluppo. Ad un certo punto le due rivali sono state sul punto di confrontarsi anche in tribunale con Adobe che paventava azioni antitrust anche e soprattutto per alcuni commi dell’accordo che Apple faceva firmare ai suoi sviluppatori, impedendo loro di creare applicazioni usando uno strumento Adobe per trasformare applicazioni in Flash in app per iOS. Il bando è poi caduto, ma non sono caduti gli attacchi reciproci e i tentativi di Adobe di trovare partner che sostenessero le sue di ragioni: quasi il 100% dei siti usano in qualche modo contenuti multimediali in Flash e la limitatezza delle tecnologie aperte (come HTML5 sostenuta apertamente da Apple), non in grado di fare tutto quel che si fa con Flash.
Intanto a dar man forte a Jobs c’erano tanti sviluppatori piccoli e grandi di siti internet ma anche grandi realtà, tutti ora pronti a confermare che quanto affermato dall’allora CEO di Apple era vero. A marzo del 2011, ad esempio, Jay Sullivan, Vice President of Products in Mozilla, aveva affermato che la causa principale dei crash di Firefox era colpa di Flash e che il web non poteva essere prigioniero di questa tecnologia. Ma anche Microsoft forniva il suo appoggio, forse più interessato visto che Redmond ha sul mercato Silvelight, una tecnologia concorrente.
Adobe nel frattempo anche se sotto traccia si muoveva. Da molti mesi da San Josè si spingono gli sviluppatori sull’HTML5: a settembre, ad esempio, è stata annunciata la nuova versione di Media Server, con un sistema che adatta automaticamente i contenuti sfruttando il formato HTTP Live Streaming, permettendo di trasmettere contenuti in tempo reale e on demand, su una varietà di piattaforme e dispositivi (compresi quelli con iOS). A breve dovrebbe essere disponibile inoltre la versione definitiva di Adobe EDGE, nuovo strumento per la creazione di animazioni e interazioni web che consente agli sviluppatori di realizzare animazioni simili a quelle realizzabili in Flash Professional, per i siti che utilizzano standard HTML, JavaScript e CSS. Parallelamente Adobne scommetteva molte carte su strumenti in grado di trasformare in applicazioni per sistemi operativi iOS e Android le applicazioni create in Flash. Tutti segnali che non deponevano su un futuro luminoso per il Flash mobile.
Ma al di là di quanto è accaduto e di quanto accadrà e mentre Adobe promette un ancora più forte impegno per migrare tutti i contenuti Flash su piattaforma mobile attraverso strumenti per la loro conversione in applicazioni vere e proprie, quel che possiamo dire oggi Apple ha vinto la sua scommessa che a molti era apparsa molto azzardata e che il futuro Web di tutti i dispositivi mobili sarà lontano da Flash.
Jobs non è più tra noi per poter esprimere la sua opinione e chissà se l’avrebbe mai fatto, ma, in attesa di un pronunciamento ufficiale di Adobe e di approfondimenti che arriveranno nelle prossime ore, certamente possiamo facilmente vedere la svolta come il suo primo, anche se forse non ultimo, successo postumo e la conferma che aveva visto giusto prima e più di altri.
Trovate l’annuncio ufficiale avvenuto a poche ore distanza da questo articolo insieme ad altri commenti su questa pagina di Macitynet.
[A cura di Mauro Notarianni]