Sony ha terminato la produzione della PlayStation Vita: l’azienda ha annunciato sulla pagina ufficiale del sito dedicato a Vita che gli ultimi modelli della piattaforma portatile di videogiochi Sony sono stati ritirati.
L’anno scorso un dirigente di Sony, Hiroyuki Oda, aveva dichiarato che la produzione e la spedizione di tutte le versioni del dispositivo sarebbe terminata quest’anno.
Sony ha smesso di riportare regolarmente le vendite della PS Vita nei suoi rapporti per gli investitori dal 2013, quindi non ci sono numeri ufficiali su quanto la PS Vita abbia venduto nei suoi ultimi sette anni di vita. Le stime di terzi hanno calcolato cifre possibili fra le 10 e le 15 milioni di unità.
Sony stessa ha smesso di produrre giochi per la PS Vita nel 2015, nel 2018 ha terminato la produzione di cartucce fisiche per il dispositivo mentre lo scorso febbraio è stato anche l’ultimo mese di supporto per il servizio di abbonamento PlayStation Plus.
Erede della precedente Playstation Portable (PSP) L’originale PlayStation Vita (la versione PCH-1000) era stata lanciata lanciato in Giappone il 17 dicembre 2011 e in Europa il 22 febbraio 2012. Un modello dalle dimensioni più contenute (il PCH-2000) è stato poi rilanciato nel 2013 e 2014.
Nonostante alcune buone idee ed un catalogo giochi in qualche caso dubbio interessante, la PS Vita ha sempre faticato ad imporsi sul mercato. Al suo lancio il mobile gaming era già in realtà ben affermata su smartphone e tablet, rendendo una console portatile dedicata più di un prodotto di nicchia di quanto non lo fosse negli anni precedenti.
Di conseguenza la console non è riuscita a raggiungere quella massa critica necessaria a convincere gli sviluppatori ad impegnarsi maggiormente nella produzione di giochi, limitando così l’interesse da parte della potenziale utenza e portando Sony al definitivo abbandono della piattaforma. Con buona probabilità la PS Vita è stata l’ultima console portatile di Sony.