Una sola breve frase, un solo aggettivo che però cambiano tutto «Il prossimo Mac mini non sarà più tanto mini». L’anticipazione circolata negli scorsi giorni, di cui abbiamo parlato in questo articolo, proviene da una fonte considerata affidabile da Pike’s Universe. Non sorprende così che abbia già dato vita a interpretazioni e anche all’elenco delle specifiche attese o semplicemente desiderate.
Se il nuovo Mac mini non sarà più tanto mini, questo significa innanzitutto che da qualche parte nei laboratori Apple potrebbe circolare un prototipo con chassis più grande rispetto al modello attuale che conosciamo ormai da anni, con un case più spazioso per poter ospitare componenti più potenti ed esigenti in termini di dispersione del calore. I modelli attuali introdotti nell’ottobre del 2014, tre anni senza un refresh sono più di una eternità nei computer, offrono 3 porte USB 3, due porte Thunderbolt 2, uscita HDMI, gigabit Ethernet e un alloggiamento per le schedine SD.
Per la prossima generazione Apple potrebbe impiegare i processori di ultima generazione Intel Kaby Lake, più precisamente alcuni modelli di CPU introdotti a gennaio. Nella lista degli upgrade più prevedibili rientrano anche porte USB-C, Thunderbolt 3, processori grafici più recenti e potenti così come la memoria RAM, una versione più recente del Bluetooth.
Finora Apple ha puntato soprattutto sulle dimensioni super compatte che ben si sposano con un hardware non spinto per contenere il prezzo di vendita: Mac mini in Italia è proposto a partire da 569 euro. Sarà interessante osservare come Cupertino bilancerà ingombri, specifiche tecniche e prezzo con un nuovo modello che si fa attendere da ormai troppo tempo.