Da oggi iAd Gallery non è più disponibile sugli App Store di tutto il mondo. L’app, certo non una delle più popolari made in Apple, era stata presentata nel 2011 e in sostanza raccoglieva le più interessanti campagne pubblicitarie lanciate sulla piattaforma di advertising di Apple. Era stata pensata come una vera e propria vetrina che andasse a pescare tra le inserzioni più interessanti e di impatto tra quelle presenti su iOs. Su iAd Gallery si poteva votarle e scegliere di vedere quegli annunci che ancora non erano stati visionati.
Il problema è che sin da subito non ha riscontrato il favore del pubblico (e tantomeno degli inserzionisti) e a partire dal rilascio di iOs 6 (a parte un bug fix proprio per questa release del sistema operativo), non è mai più stata aggiornata. E oggi Cupertino ha suonato il requiem definitivo. Un insuccesso che di per sé direbbe poco se non fosse strettamente legato al mancato decollo dell’intero progetto di raccolta pubblicitaria con iAd, che pure, comunque ha attirato grossi gruppi interessati a spostare parte del loro budget destinato alla comunicazione al mondo del mobile. Un segno del fatto che a Cupertino hanno avuto bisogno di tempo per far funzionare iAd è che già un paio di anni fa, nel 2012 (a due anni dall’avvio del programma), il piano economico che regola la distribuzione dei proventi era stato rivisto: inizialmente Apple dava agli sviluppatori delle pubblicità il 60%, passato poi al 70%. In ogni caso non è una novità che Apple “uccida” app che non funzionano: 9to5 Mac ne fa un rapido elenco: Cards, Keynote Remote e Texas Hold ‘Em.