Si è spento a 81 anni Clive Sinclair, geniale imprenditore e inventore inglese noto soprattutto perché agli inizi degli anni ’80 rivoluzionò la storia dell’home-computing con “home computer” quali: ZX80, ZX81, ZX Spectrum e Sinclair QL.
Sinclair è morto dopo una lunga malattia. Lo ha riferito la figlia Belinda, facendo sapere che è deceduto nella sua casa di Londra giovedì mattina.
Sinclair si era fatto notare alla fine degli anni ’70 per la produzione della prima calcolatrice compatta; successivamente si dedicò alla produzione di home computer, creando nel 1980 la Sinclair Research, che produsse vari “home computer”, incluso il mitico ZX Spectrum del 1982 con i suoi tasti gommosi (nelle prime versioni) che ebbe grande successo soprattutto in Europa, contribuendo a creare tutto un mondo che vedeva contrapposti gli utenti di Spectrum e quelli che usavano il Commodore 64.
Schiere di programmatori ormai anziani impararono i rudimenti della programmazione su macchine come queste. Anche l’industria dei videogiochi odierna sarebbe probabilmente molto diversa se non ci fossero state all’epoca le creature di Sir Clive, contribuendo alla creazione di una industria giovane, audace, all’epoca molto più avanti in Europa, rispetto agli USA.
Nel 1984 arrivò il Sinclair QL, il primo con processore a 16 bit con architettura interna a 32 bit, troppo avanti rispetto ai tempi (il sistema operativo offriva già all’epoca il multitasking) ma che si rivelò, per tutta una serie di scelte (compresi bug che affliggevano i primi modelli), un insuccesso commerciale, immesso sul mercato troppo in fretta nel tentativo di contrastare la pubblicizzata uscita dell’Apple Macintosh.
Altra sua creatura fallimentare, dopo i computer fu il Sinclair C5, veicolo elettrico a batteria commercializzato nel Regno Unito a partire dal 10 gennaio 1985. Stiamo parlando di un veicolo a pedali, assistito da un motore elettrico da 250 W con comandi al manubrio e dotato di tre ruote. Anche questa creatura non ebbe il successo che avrebbe meritato, complice anche una stampa che sin dal primo giorno evidenziava tutta una serie di difetti, inclusa la scomoda posizione di guida con ovvii problemi di visibilità del guidatore, e l’assenza di una protezione contro pioggia e vento (era ad ogni modo possibile acquistare come optional una mantellina impermeabile da indossare, da fissare al corpo del C5 per proteggersi dalla pioggia).
Dopo l’abbandono del mercato dei computer (nel marzo 1986 la Sinclair Research fu venduta alla Amstrad,) si dedicò allo sviluppo di altre sue invenzioni, principalmente nel campo dei trasporti, inclusa la bicicletta elettrica portatile Zike del 1997.
La figlia di Clive Sinclair, Belinda (57 anni), ha dichiarato al Guardian: “È stata una persona straordinaria, intelligente e sempre interessata a tutto. Mia figlia e suo marito sono ingegneri e parlava di ingegneria con loro”. Sinclair lasciò la scuola a 17 anni, lavorando quattro anni come redattore che si occupava di tecnologia, raccogliendo fondi per creare a Cambridge (Inghilterra) la Sinclair Radionics, dedita alla produzione di apparecchi elettronici come HI-FI, radio, calcolatrici e strumenti scientifici, in seguito diventata Sinclair Research Ltd.
Se avete la possiiblità di farlo, vi consigliamo di guardare “MicroMen“, retro-docu-film del 2009 su Sir Clive Sinclair e Chris Curry, che – pur con qualche “licenza poetica”, racconta in modo appassionato la rivalità tra Sir Clive Sinclair e Chris Curry, il responsabile del BBC Model A/B, fondatore di Acorn Computers: quest’ultimo nome non dirà molto ai più giovani ma lasciò in eredità moltissimi progetti, quali lo sviluppo dei computer basati sui processori RISC. Alcune di queste aziende, come la ARM Holdings, sono tutt’oggi operative.