L’Università di Cambridge ha annunciato la morte di Jack Lang, uno dei co-fondatori della Raspberry Pi Foundation e padri del computer a scheda singola Raspberry Pi. Lang – nato nel 1966 – è stato docente affiliato del Computer Laboratory presso l’University of Cambridge e fondatore della Electronic Share Information Ltd (acquisita nel 1995 da E*Trade Inc) e fondatore di Netchannel Ltd (acquisita nel 1998 da ntl, azienda per la quale è poi diventato e Chief Technologist).
È stato quello che può essere definito un “imprenditore seriale”: fondatore, tra le altre cose, della società che ha sviluppato i primi software per BBC Micro, un home computer progettato e costruito da Acorn Computers per BBC tra il 1981 e il 1994, e che ha a fortemente influenzato alcune idee intorno alle schede Raspberry Pi (uno dei motivi per cui alcuni modelli si chiamano “Model B” deriva dalle denominazioni usate per i BBC Micro).
Lang aveva iniziato a lavorare sulle schede Raspberry Pi nel 2006 insieme a Eben Upton, Robert Mullins e Alan Mycroft, prima della creazione della creazione della Raspberry Pi Foundation, organizzazione di beneficenza creata nel maggio 2009 con l’obiettivo di “promuovere lo studio dell’informatica e di argomenti correlati, soprattutto a livello scolastico, e di riportare uno spirito di divertimento nell’apprendimento del computer”. L’idea era nata da un incontro di Upton, Mullins, Lang e Mycroft all’Università di Cambridge, notando il crollo degli iscritti alla facoltà di informatica, con le nuove generazioni più inclini al web design e non all’informatica in generale. L’obiettivo era di far tornare gli utenti ad amare la programmazione, smanettare su hardware e software, ridare quel “brivido” come era capitato a chi – tra gli anni ’80 e ’90 – aveva sperimentato con home computer, un catalizzatore, per rendere accessibile a chiunque. l’acquisto di un dispositivo e iniziare a programmare
Dopo i primi concept del 2006 sono state prodotte diverse versioni, fino alla scheda Raspberry Pi 5, lanciata nel 2023. Secondo quanto riporta l’University of Cambridge dal 2006 a oggi sono state vendute oltre 60 milioni di schede.