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Acquisti on-line, Bruxelles potrebbe volere chiarimenti da Apple

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È a volte difficile per un cittadino europeo acquistare un bene o contenuti da alcuni servizi online offerti in paesi diversi da quelli di residenza. Se dall’Italia si tenta ad esempio di scaricare un brano dall’iTunes Store sfruttando l’account registrato in Italia nello Store francese, compare un messaggio avvisando che “l’ID Apple è valido solo per gli acquisti nell’iTunes Store italiano”, trasferendo l’utente automaticamente allo store nella nostra lingua. Il commissario per la Concorrenza, Margrethe Vestager, si chiede “perché non posso guardare i miei canali preferiti in danese, un servizio per il quale ho pagato”.

“All’interno dell’Unione europea sempre più merci e servizi sono vendute via internet, ma le vendite transfrontaliere aumentano lentamente, e vi sono indizi farebbero credere che certe imprese adottino misure che le limitano” secondo il Commissario.

Una specifica indagine di settore verificherà se le aziende ostacolano di proposito la vendita di merci transfrontaliera, violando i dettati dei trattati in materia di libero scambio delle merci, principi fondanti dell’Unione Europea. Ci sono ovviamente delle eccezioni (si può, ad esempio comprare senza problemi da Amazon nel Regno Unito e ricevere la merce in Italia), ma nel complesso l’esperienza di acquisto online nell’Unione non è sempre soddisfacente come dovrebbe essere.

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L’indagine permetterà alla Commissione di comprendere la presenza e abbattere barriere al commercio elettronico, “con vantaggi sia per i cittadini sia per le imprese europee”, ha detto Vestager annunciando che presenterà la proposta a breve.

Secondo Bruxelles, gli utenti europei sono entusiasti dei servizi on line: nel 2014 la metà circa dei consumatori ha fatto acquisti su internet, ma solo il 15% circa di questi si è rivolto a un venditore con sede in uno stato diverso da quello di residenza. “Rilevanti ostacoli” al commercio elettronico frenerebbero dunque il consumatore, ostacolandolo nell’accedere a determinati siti in base al luogo in cui vive o agli estremi della carta di credito/debito utilizzata.

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