La decisione di Paramount di ‘scaricare’ il Blu-ray disc abbracciando la causa di HD DVD ha spiazzato un buon numero di osservatori, stupiti da un scelta controcorrente rispetto ad un mercato che sembra aver preso la ‘via Blu’.
Dalla maggior diffusione del supporto di Sony, all’installazione di una base consistente di lettori, consolidata dalle vendita (seppure non entusiasmanti) di Playstation 3; dalla scelta esclusiva della potenza Blockbuster, a quella del distributore Target. Segnali che ovviamente non decretano la fine della guerra, ma simboleggiano importanti battaglie vinte. E allora perché Paramount avrebbe snobbato il BD?
Dal New York Times era filtrata un’indiscrezione, forse passata un po’ inosservata, nella quale si vociferava di un ‘incentivo’ di 150 milioni di dollari versato a Paramount e Dreamworks dal consorzio HD DVD, a seguito dell’accordo di esclusività .
I sussurri sarebbero usciti direttamente dai corridoi della dirigenza di Viacom (holding che controlla le due società citate), dirigenza che ha prevedibilmente preferito restare anonima.
Una conferma di tale mormorio potrebbe far pensare ad un momento di difficoltà di Toshiba & Co. con conseguente tentativo di arginare i problemi a suon di soldoni e accordi economici. Potrebbe non esserci alcuna ragione tecnologica dietro alla scelta, ma un mero tornaconto finanziario; d’altronde il denaro non ha odore, nemmeno se in alta definizione.
Di parere differente, invece, Ars Technica che è convinta della buonafede di Alan Bell, Vice presidente esecutivo e capo dell’ufficio tecnologico di Paramount Pictures. Avendo Paramount provato entrambi i formati, si è potuta rendere conto delle differenze e, dopo un periodo di test, ha preso le sue decisioni. Bell illustra la scelta tramite motivazioni prettamente tecniche.
La prima ragione riguarda lo rigidità : tutti i player HD DVD devono essere programmati seguendo specifiche rigorose e perentorie, caratteristica che rende ogni supporto HD DVD riproducibile su tutti i lettori dedicati.
Viceversa i lettori Blu-ray sono un ‘bersaglio mobile’, meno simili gli uni con gli altri e quindi meno propensi ad assicurare una compatibilità universale e tra i diversi modelli presentati in questi mesi.
La seconda ragione è la connettività : a differenza del Blu-ray, un collegamento di rete è stato presente fin da subito su tutti players HD DVD. Alcune caratteristiche di nuova generazione come la Managed Copy, che consente una copia back up autorizzata dei prodotti acquistati, necessitano di connettività internet.
Ugualmente altre ‘features’, come l’ipotetica opportunità di aggiungere contenuti ottenibili online a dischi già acquistati, oppure il collegamento ad altri siti commerciali ,per acquistare prodotti correlati ad un film o ad uno spettacolo, non possono prescindere dalla funzioni di connessione, non sempre disponibili su tutti i lettori Blu-ray.
Ultimi accenni vanno a motivazioni di tipo “ereditario”, che legano l’HD DVD al DVD Forum e gli conferirebbero il titolo di vero successore del DVD, ed economico, che vedono nel minor prezzo dei lettori HD DVD una maggiore attrattiva commerciale.
Difficile stabilire se la voce di Bell sia più sincera di quelle provenienti dai ‘corridoi’. Apparentemente la scelta di Paramount sembrerebbe andare contro ad un mercato orientato nella direzione opposta; d’altra parte non è detto che la direzione del mercato debba per forza essere la migliore.
Sarà forse importante la scelta (se mai ci sarà ) di Warner Bros, l’unica casa di produzione ancor bi-formato.
Ma ancora più importante a questo punto per i consumatori sarà la presentazione di lettori in grado di far girare supporti ottici HD DVD e BLueRay ad un prezzo accessibile, altrimenti la confusione permarrà a tutto svantaggio di un salto in avanti della qualità di visione e di un mercato sostanzialmente bloccato in attesa di una evoluzione che tarda ad avere una direzione chiara.