Quasi tre anni dopo una decisione del tribunale nel 2020 che minacciava di paralizzare il commercio elettronico transatlantico, l’Unione Europea UE ha adottato un piano che consentirà ai giganti della tecnologia USA di continuare a conservare i dati sugli utenti europei su territorio americano.
In un annuncio fatto lunedì 10 luglio, la Commissione Europea ha approvato il protocollo Transatlantico per la Privacy dei Dati. Secondo i termini dell’accordo, gli Stati Uniti istituiranno un tribunale con cui gli europei potranno interagire nel caso in cui ritengano che una piattaforma tecnologica statunitense abbia violato i loro diritti di privacy.
Il presidente Joe Biden ha annunciato la creazione del Tribunale di Revisione della Protezione dei Dati tramite un decreto esecutivo firmato lo scorso autunno. Tale tribunale sarà in grado di ordinare la cancellazione dei dati degli utenti e di imporre altre misure correttive. Inoltre, il quadro regolamentare limiterà l’accesso ai dati degli utenti europei da parte delle agenzie di intelligence statunitensi.
Il Quadro Transatlantico per la Privacy dei Dati rappresenta l’ultimo sviluppo di una lunga storia che ormai dura da più di un decennio. È stato solo all’inizio di quest’anno che l’UE ha inflitto a Meta una multa senza precedenti di 1,2 miliardi di euro, in seguito alla scoperta che la pratica della piattaforma di trasferire i dati degli utenti europei verso server statunitensi violava le leggi europee sulla privacy digitale.
L’UE ha anche ordinato a Meta di eliminare i dati già conservati sui suoi server statunitensi, qualora l’azienda non avesse trovato un modo legale per mantenerli lì entro l’autunno. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’accordo raggiunto lunedì dovrebbe evitare la necessità per Meta di eliminare i dati, ma potrebbe comportare comunque il pagamento della multa.
Max Schrems, l’avvocato che ha sfidato con successo gli accordi precedenti denominati Safe Harbor e Privacy Shield, che regolamentavano i trasferimenti transatlantici dei dati, ha dichiarato al Journal che intende contestare il nuovo quadro normativo:
Sarebbe necessaria una modifica della legislazione statunitense sulla sorveglianza per rendere tutto questo funzionante e attualmente non disponiamo di tale modifica
Per quanto valga, la Commissione Europea sostiene di essere fiduciosa nella capacità di difendere il nuovo impianto normativo neltribunale USA. Nel frattempo in Francia è stato approvato il provvedimento che permette alle Autorità di attivare da remoto fotocamera e microfono su smartphone di sospetti, all’insaputa degli interessati.