A gennaio di quest’anno la società OnLive ha inaugurato un ingegnoso sistema denominato OnLive Desktop con il quale è possibile utilizzare su iPad e tablet Android i pacchetti della suite Office sfruttando un servizio di hosting di applicazioni via internet. Come abbiamo riferito qualche giorno addietro, Microsoft ha individuato possibili problemi per la violazione delle licenze d’uso ma aveva anche fatto capire di essere “attivamente impegnata” nel cercare un accordo con OnLive per risolvere rapidamente il problema, una magnanimità che ha fatto insospettire aziende che hanno tentato di offrire in passato servizi simili. I partner Microsoft, infatti, devono pagare costose licenze per l’uso delle versioni virtuali di Windows rendendo dispendiosa la creazione di soluzioni alternative a quelle proposte da OnLive.
Guise Bule, CEO di tuCloud, ha deciso di creare una società ad hoc denominata DesktopsOnDemand e offrire servizi identici a quelli di OnLive, sfruttando un client Web o il Citrix Receiver (un client software leggero per l’accesso al desktop) software che rende utilizzabili gli applicativi remoti da un qualunque PC con Windows o Linux, Mac o dispositivi iOS/Android. Bule, infatti, vuole capire quali accordi vi siano tra Microsoft e OnLive e come mai la sua azienda è costantemente monitorata, sotto controllo da parte di Redmond e la società concorrente invece no, e si dice disposto ad arrivare nei tribunali (a dirla tutta, è esattamente quello che vuole), per chiarire definitivamente questa faccenda.
DesktopsOnDemand potrebbe partire già ad aprile, accettare le registrazioni simboliche dei primi mille iscritti per poi dichiarare bancarotta. L’obiettivo è ovviamente solo un gesto formale per portare Microsoft in tribunale a chiarire la questione.
[A cura di Mauro Notarianni]