Per le persone con gravi disabilità, non è esagerato affermare che le funzioni di accessibilità messe a disposizione da Apple, così come HomeKit per la casa smart, siano in grado di trasformare la vita; tuttavia fino a che non lo si vede di persona, può essere difficile crederci.
Ecco perché Colin Hughes, ex produttore televisivo e attualmente impegnato come attivista per i disabili, ha deciso di aprire la porta a 9to5Mac per mostrare al mondo come è diventata la sua vita in casa da quando ha abbracciato l’ecosistema di Apple.
Le tecnologie Apple per l’accessibilità possono tornare utili per qualsiasi utente, magari in situazioni particolari ma anche nella vita di tutti i giorni, così come gli automatismi e i dispositvi per la casa smart su piattaforma HomeKit possono tornare utili per gli utenti con disabilità.
Questa vale per esempio per la funzione sottotitoli, inizialmente progettati per i non-udenti e oggi invece apprezzati e usati anche da tutti quelli che vogliono magari seguire più semplicemente un programma con l’audio disattivato, il sistema HomeKit non è rivolto soltanto alle persone che desiderano una casa futuristica, ma aiuta anche le persone con disabilità a portare a termine in maniera indipendente attività quotidiane come accendere un bollitore o scrivere una email.
L’appartamento di Huges è dotato di alcuni dispositivi particolari come un apriporta controllabile via Siri, ma la maggior parte di quelli impiegati sono normali prodotti per la domotica che sfruttano semplicemente le funzionalità standard di accessibilità di Apple.
Il filmato che trovate allegato in questo articolo è particolarmente esplicativo perché mostra come può muoversi per la casa accendendo e spegnendo le luci, cercando i canali televisivi, regolando le tapparelle e tanto altro ancora semplicemente con la voce.
E alcune delle attività mostrate nel video sono possibili soltanto grazie a iOS 16. E’ ad esempio il caso della telefonata, che adesso può essere controllata con Siri anche per riagganciare. Piccole cose – spiega – ma che fanno la differenza, perché non si è più vincolati dalla persona all’altro capo della cornetta.
Ci sono ancora alcune cose che non può fare da solo – come alzarsi dal letto la mattina – ma molte delle attività che normalmente richiedono un aiuto umano esterno adesso vengono gestite direttamente dai sistemi di Apple con la voce, garantendogli un’indipendenza prima impensabile.
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