Equinix, azienda specializzata in infrastrutture digitali, ha stretto una partnership con lo stilista londinese Maximilian Raynor, volta a “celebrare le connessioni tra gli esseri umani, le industrie e i Paesi di tutto il mondo”.
Il risultato finale della collaborazione è stato svelato al nel pre-show della prima sfilata della collezione di Maximilian Raynor, che si è svolta il 20 febbraio, nel bel mezzo della settimana della moda londinese: un abito che incapsula Internet come un oggetto fisico, in quanto realizzato con materiali provenienti dai data center londinesi di Equinix.
La creazione, denominata “La personificazione di internet”, è la prima del suo genere ad essere presentata in una settimana della moda. Il materiale di base utilizzato è dato da 3.600 metri di cavi di rete, equivalenti alla lunghezza di 72 piscine olimpioniche, connotando la veste a contrasto, tra gli elementi futuristici della tecnologia e le tecniche artigianali tradizionali come la tessitura e l’uncinetto.
L’abito è realizzato con una serie di materiali come cavi internet, dadi e bulloni metallici, provenienti direttamente da data center. Il vestito sfrutta l’approccio unico di Raynor alle creazioni tessili e ai materiali insoliti, come già dimostrato nel vestire una serie di volti, tra cui Chappell Roan, Ellie Goulding e Rita Ora.
L’intero processo per portare in vita il mondo invisibile dell’infrastruttura digitale attraverso un’opera indossabile, dal concetto iniziale alla creazione finale, ha richiesto a Raynor e il suo team 640 ore, ovvero circa sei mesi.

Qui di seguito le dichiarzioni di Raynor “Lavorare con questi materiali e scoprire una nuova tecnica per dar loro vita è stata una gioia. Per me, come designer, non è necessario avere accesso ai materiali più pregiati per creare qualcosa di bello. Spesso i materiali non convenzionali, abbinati a un approccio al design basato sul fai-da-te, possono dare risultati davvero entusiasmanti, mostrando alle persone come possano essere utilizzati in modi nuovi e innovativi”.
“In questo caso, abbiamo portato la tecnologia indossabile in una dimensione diversa! Spero che il progetto sia d’ispirazione per altri creatori e designer, e che al tempo stesso aiuti a capire dove vive davvero internet”.