In crescita i servizi di Apple: App Store insieme al nuovo sistema di pagamenti Apple Pay e al vociferato abbonamento TV Apple, probabilmente in arrivo in autunno, potrebbero rappresentare presto fino al 20% dei ricavi totali della multinazionale della Mela.
La previsione dell’analista Morgan Stanley, riportata da Apple Insider, spiega il possibile boom del reparto servizi di Apple spinto anche dall’ulteriore taglio di prezzo della Apple TV avvenuto il 9 marzo insieme all’accordo esclusivo con l’emittente televisiva HBO, che metterebbero Apple in un’ottima posizione per un eventuale ingresso nel mercato dello streaming TV.
Sulla base delle sue analisi, Stanley sostiene che Apple potrebbe aggiungere 15 milioni di abbonati al suo servizio TV soltanto nel primo anno dal lancio. A dare credito alla sua ipotesi il recente sondaggio condotto dallo stesso dove è emerso che il 20% degli abbonati della pay TV statunitense hanno in mente di abbandonare le TV via cavo in favore di quelle in streaming. I più propensi al cambio sono gli utenti che hanno un’età compresa tra i 18 ed i 29 anni, anche se l’utenza più interessante è quella compresa tra i 30 ed i 44 anni in quanto, nel complesso, attualmente fanno guadagnare più di 75.000 dollari l’anno.
I servizi sono un fattore chiave nell’aumento delle entrate per Apple – spiega l’analista – e questa categoria potrebbe costituire da sola il 20% del fatturato totale della società nei prossimi anni. Per servizi, si intendono iTunes, App Store, Mac App Store, iBookstore, Apple Pay, Beat Music e, ovviamente, l’atteso nuovo servizio Apple TV che dovrebbe arrivare in USA in autunno.