Entro il 2019 debutterà un Apple News completamente rinnovato e potenziato che proporrà agli utenti un servizio in abbonamento per notizie e riviste; la formula può essere definita “all you can eat” perché gli utenti pagheranno un prezzo fisso mensile per avere accesso completo e illimitato a decine e decine di pubblicazioni, in modo del tutto simile a quanto avviene con Apple Music per la musica in streaming.
La possibilità dell’arrivo di un servizio in abbonamento Apple per notizie e riviste era già emersa nei primi giorni di marzo quando Cupertino ha annunciato l’acquisizione di Texture, piattaforma e app per la distribuzione di riviste digitali.
Non sorprende che la formula attualmente proposta da Texture in USA sia identica o simile a quella indicata in arrivo da Apple: gli utenti pagano 9,99 dollari al mese per avere accesso completo e illimitato a oltre 200 riviste digitali, tra cui la versione elettronica di Rolling Stones, Vogue, National Geographic, GQ, Sports Illustrated, Wired, Men’s Health, Bloomberg Businessweek e numerose altre celebri testate.
Ora la previsione sui piani di Apple diventa anche una anticipazione proveniente da manager informati sui piani di Cupertino, con ogni probabilità del settore dell’editoria, riportati da Bloomberg. Sembra che dei 100 dipendenti di Texture Apple abbia licenziato 20 persone e da qui in poi svilupperà e migliorerà la piattaforma Texture per creare un nuovo servizio in abbonamento per notizie e riviste che confluirà in un Apple News tutto rinnovato di cui è atteso il rilascio entro il prossimo anno. Una operazione simile è già stata effettuata proprio per Apple Music, che Apple ha creato a partire da asset, tecnologia e know how ottenuti con l’acquisizione di Beats per 3 miliardi di dollari
L’anticipata espansione di Apple nel campo notizie e riviste rientra nella strategia di potenziamento del settore servizi di Cupertino che dai 30 miliardi di fatturato nel 2017 punta a raggiungere 50 miliardi entro il 2021. Nei servizi di Apple rientrano non solo Apple Music ma anche le vendite di App Store, la musica via iTunes, le commissioni sui pagamenti con Apple Pay, gli abbonamenti iCloud, ebook e altro ancora.