Apple è in trattative con le etichette musicali per dimezzare gli abbonamenti Beats Music. Il servizio di musica in streaming in abbonamento, acquistato da Apple con l’intero business di Beats, è disponibile in USA al prezzo di 10 dollari al mese: stando alle rivelazioni di re/code Apple sta trattando con le etichette per ridurlo fino a 5 dollari al mese. Per sostenere questa richiesta Apple porta al tavolo delle trattative un argomento convincente: la multinazionale della Mela sembra abbia mostrato dati in cui emerge che la spesa annuale dei migliori acquirenti che acquistano musica su iTunes è di 60 dollari all’anno, quindi di 5 dollari al mese. Per rendere più appetibili gli abbonamenti Beats Music ed estendere il business della musica in streaming occorre portare la spesa mensile sugli stessi livelli.
Le trattative vengono giudicate come preliminari quindi non è possibile formulare previsioni sulle eventuali tempistiche di lancio. In linea di massima sembra che il dimezzamento del prezzo degli abbonamenti di Beats Music sia accolto come una richiesta troppo esosa da parte delle etichette musicali che potrebbero bocciare la proposta della Mela. Nel frattempo Spotify, uno dei pionieri nel campo della musica in streaming, ha annunciato che nei prossimi giorni proporrà il 50% di sconto sull’abbonamento di un familiare di chi già possiede un abbonamento a pagamento, di fatto una riduzione a metà prezzo applicata però a un secondo membro della stessa famiglia. In questo schema il primo abbonato paga 10 dollari al mese mentre un secondo eventuale abbonato solo 5 dollari al mese.
Così l’intensificazione della guerra per la musica in streaming avverrà a tappe: a breve con gli sconti annunciati da Spotify, invece occorre attendere ancora un po’, molto probabilmente fino al 2015 per la mossa di Apple sugli abbonamenti Beats. Queste due manovre, naturalmente, non lasceranno indifferenti Google, Amazon insieme a Pandora e alle altre società che stanno scommettendo sul futuro della musica digitale.