Continua l’arretramento delle azioni Apple. Dopo il pesante tonfo di giovedì e venerdì, il calo dei corsi di Cupertino è continuato anche ieri.
AAPL al termine della giornata ha lasciato sul terreno 11,6 dollari, pari al 7,02% del suo valore, in una corsa al ribasso che è cominciata a metà giornata e in alcuni momenti si è avvicinata ad un sanguinoso -10%. I titoli di Apple durante le contrattazioni hanno toccato i 150$, il minimo dallo scorso 23 settembre; La chiusura a 153,76$ è il minimo dallo scorso 26 settembre, ovvero il giorno prima dell’annuncio degli eccezionali risultati trimestrali che avevano rilanciato i corsi di Cupertino. Come dire che sono bastati tre giorni per distruggere la capitalizzazione messa insieme in un mese e mezzo a suon di rialzi uno dopo l’altro. Da giovedì a ieri Apple ha perso complessivamente 33 miliardi di dollari di valore scendendo del 20,2%.
Il calo, iniziato con la trimestrale di Cisco, non ha nulla a che fare con Apple in sé; gli investitori temono che il ciclo positivo del settore tecnologico sia terminato e più in generale che l’economia americana stia per avviarsi ad una fase recessiva. In questa ottica pesa il timore che la stagione dei regali di Natale non sia al pari delle attese, una sensazione che viene aggravata dal perdurare della crisi dei mutui e dal prezzo dei carburanti in costante ascesa. In questo scenario vengono colpiti i titoli che, come quello di Apple, hanno guadagnato di più durante gli ultimi mesi.
Ricordiamo che AAPL ha un record di 192,68$ conseguito nell’intraday del 7 novembre. Il record alla chiusura di 191,79$ è stato toccato invece il giorno precedente.