Poderoso balzo in avanti delle azioni Apple. Nel corso della giornata di contrattazioni ancora in corso a Wall Street hanno toccato quota 162,26, facendo segnare un progresso di circa il 5% rispetto alla chiusura di ieri (che era già stata positiva).
Il dato rappresenta il record di venerdì 18 gennaio quando per l’ultima volta Apple era stata trattata sopra quota 160$ e anche l’ultimo giorno in cui alla chiusura aveva sempre chiuso sopra quota 160$. Il giorno successivo di apertura, il 22 gennaio, martedì (il 21 era il Martin Luther King Day e la Borsa era chiusa) Apple aveva perso terreno in maniera consistente chiudendo a quota 155,64. Ancora peggio era andata il giorno dopo quando, dopo avere appreso i risultati fiscali e le previsioni per il trimestre in corso, gli investitori avevano venduto a piene mani, portando il titolo alla chiusura a quota 139,07. Da quel momento in avanti per i quasi tre mesi successivi Apple è rimasta abbondantemente sotto quota 160$ toccando anche un minimo di 115,44$ il 26 febbraio, tra i timori di recessione e la convinzione che i risultati fiscali dei trimestri precedenti sarebbero rimasti molto lontani per la Mela.
Nel corso degli ultimi giorni sono tornati, invece, gli acquisti. A convincere sono i risultati fiscali di alcune società di primo piano nel mondo dell’It (come Ibm e Intel) i cui dati, più positivi del previsto, sembrerebbero fare immaginare uno scenario meno cupo di quanto si temesse. Ieri l’ultima buona notizia con i risultati fiscali di Google che ha presentato un bilancio largamente superiore alle attese e dati eccellenti per quanto riguarda le inserzioni pubblicitarie.
Per quanto riguarda Apple la ripresa è dovuta, oltre che ad un clima generalmente meno pessimistico, anche alle previsioni degli analisti e degli istituti di ricerca che ritengono che la Mela possa avere avuto un trimestre (quello di marzo) decisamente positivo con vendite di computer superiori alle previsioni e tali da avere minimizzato i problemi che potrebbero derivare al bilancio da una riduzione di vendite di iPhone e iPod.