Il titolo azionario di Apple sta subendo forti perdite nelle contrattazioni a mercato chiuso. La responsabilità del pesante arretramento (che oscilla al momento in cui scriviamo tra il 6 e l’8%) è ovviamente dell’annuncio dell’abbandono della poltrona di comando di Steve Jobs per i prossimi sei mesi di cui vi avevamo dato conto ierisera.
AAPL, sospesa per alcuni minuti poco prima della pubblicazione della lettera, aveva concluso le contrattazioni in sensibile ribasso (-2.71%) anche in conseguenza della pessima giornata di Wall Street. Quando poi a seduta terminata la parola è stata affidata al mercato dell’after hour si è assistito al prevedibile capitombolo cui facevamo cenno in apertura e che ha toccato anche il -10%.
Alcuni osservatori del mercato, come Jim Goldman che in passato è più volte intervenuto in materia, hanno buttato sale sulle ferite dichiarando in una intervista a Cnbc di avere appreso da “manager molto vicini a Jobs che il Ceo è in uno stato di auto negazione sulle sue reali condizioni salute”.
Diversi analisti hanno invece messo l’accento sul fatto che ancora un volta Jobs non ha fatto alcun cenno ad una malattia incurabile su cui ha puntato tutto la speculazione; altri osservatori, infine, sempre più frequentemente ribadiscono che l’attuale management di Cupertino appare più che in grado di fare fronte non solo ad un’assenza temporanea di Jobs ma anche ad un suo abbandono definitivo della scena.