Apple nel corso della giornata di ieri ha colto un nuovo record storico a Wall Street. Per i corsi di Cupertino si tratta del terzo consecutivo ‘top’ di tutti i tempi.
Ieri gli indicatori della borsa americana si sono fermati a quota 106,88, molto vicino al massimo dell’intera giornata (106,96$), l’1,73% in più rispetto al massimo dell’altro ieri che era stato di 105,15$. Sull’arco dei 356 giorni Apple ha più che raddoppiato il suo valore rispetto al minimo che è stato di 50,16$, fissato il 16 luglio dello scorso anno.
Il massimo storico viene registrato nella giornata precedente a quella in cui a Cupertino si terrà l’annuale riunione degli azionisti di Apple. L’incontro non dovrebbe più presentare alcun rischio per quanto riguarda le tematiche ambientali, che doveva essere uno dei temi più caldi, visto che le dichiarazioni recenti di Jobs in materia sembrano avere convinto alcuni investitori più attenti a questi problemi. Resta però aperta la spinosa questione delle retribuzioni dei manager.
Due fondi d’investimenti (Amalgamated Bank LongView Collective Investment Fund e il Connecticut Retirement Plans and Trust Fund) che insieme controllano circa 800mila azioni, chiederanno una maggiore trasparenza nel pagamento dei dirigenti per evitare il ripetersi di fenomeni come quello che ha colpito Cupertino con il backdating irregolare. Tra le proposte, ad esempio, si chiede che il prezzo delle azioni concesse sia pari alla media del prezzo di apertura e chiusura della giornata in cui esse vengono conferite. I due fondi d’investimento propongono anche che la concessione delle azioni venga dichiarata in anticipo.
Apple si oppone a queste misure e chiederà agli azionisti di votare contro di esse in quanto ‘non necessarie a tutelare gli investitori’.
Ricordiamo anche che Jobs entrerà nell’assemblea virtualmente assolto da parte di Apple da ogni responsabilità nel caso stock options, ma ancora di fatto nel mirino dopo le dichiarazioni dell’ex Cfo Fred Anderson secondo cui il Ceo era al corrente delle pratiche seguite per la loro concessione, pratiche che successivamente si sono dimostrate irregolari. A tal proposito potrebbero non mancare domande da parte degli azionisti che negli Usa sono abituati ad usare gli incontri annuali per mettere sulla graticola manager e amministratori delegati.