Che cosa accadrà oggi sul mercato azionario dopo l’annuncio delle dimissioni di Jobs? La domanda, per quanto meno elevata nello spirito di altre che ci si sta ponendo in queste ore a margine del futuro dell’azienda e di Jobs in particolare, se la stanno rivolgendo in molti. Il capo di Apple è considerato, a torto o a ragione, come pochi altri suoi pari ruolo strettamente vincolato alle fortune della sua società e anche se in un recente passato la sua assenza dalla plancia di comando non ha avuto come effetto una perdita in borsa, è possibile che oggi qualche scossone arriverà.
I prodromi si sono già avuti questa notte quando nel sempre ipersensibile after market le azioni Apple sono state colpite da una perdita di valore di circa il 5%. L’intero mercato ad un certo punto sembrava poter essere in pericolo visto che i contratti sul future dello S&P 500 sono calati istantaneamente dello 0,6% dopo l’annuncio di Jobs, bruciando (potenzialmente) 56 miliardi di dollari. Attualmente il future sullo S&P è in crescita leggera dello 0,18%, merito anche della buona intonazione che i mercati azionari potrebbero avere nel corso della giornata di oggi, ma AAPL, il più attivo dei titoli dell’afterhour, continua ad essere in pesante regresso sempre intorno al 5%. Alla Borsa di Francoforte, dove Apple viene scambiata per il mercato europeo, la situazione non è molto diversa con Apple che perde intorno al 4,5%. Se il sentimento continuasse ad essere negativo e con queste percentuali, Apple alla chiusura di Wall Street potrebbe lasciare oggi sul terreno 17 miliardi del suo valore di capitalizzazione influenzando anche il NASDQ di cui AAPL è, come ovvio, il titolo dominante.
L’arrivo di Jobs nel 1996 in Apple ha prodotto, lo ricordiamo, quella che resta la più incredibile rimonta dei corsi azionari. Secondo quanto riferito successivamente da alcuni analisti, mai smentiti da Apple, nel momento in cui Gil Amelio abbandonò l’incarico di amministratore delegato Cupertino era a tre mesi dal fallimento. Da allora AAPL è crescita di oltre il 9000%, passando da 2,08 miliardi di dollari di valore a 348,7 miliardi di dollari di valore. Ha avuto anche l’occasione di superare per capitalizzazione Exxon diventando per qualche ora l’azienda a maggior valore al mondo.