Il sorpasso di Huawei su Apple in termini di smartphone venduti è avvenuto questa estate (non per ricavi e fatturato), ora però secondo Ming-Chi Kuo il colosso cinese sta accorciando la distanza da Cupertino anche in termini di esperienza utente grazie al processore Kirin 980.
Ricordiamo che Huawei ha anticipato Apple presentando Kirin 980 a IFA all’inizio di settembre, eventoa cui Macitynet era presente, in cui sono state svelate le specifiche tecniche principali del nuovo processore, che però mostrerà la sua potenza ed efficacia solo quando arriverà integrato in Huawei Mate 20 Pro in arrivo il 16 ottobre.
Con l’annuncio il colosso cinese ha ottenuto, solo sulla carta, il primato del primo processore mobile costruito a 7 nanometri, questo perché Cupertino senza annunciare nulla sfornava Apple A12 Bionic già diversi mesi prima della presentazione dei nuovi iPhone 2018. In ogni caso Cupertino è arrivata prima sul mercato con gli iPhone XS, in realtà i primi smartphone al mondo con processore Apple A12 Bionic costruito con processo a 7 nanometri.
Fino a questo punto sembra trattarsi di una abile mossa di marketing di Huawei per anticipare Cupertino, ma in un report anche l’analista Ming Chi Kuo ritiene che il colosso cinese stia riducendo la distanza da Apple. Naturalmente nemmeno l’analista più affidabile dell’universo Apple dichiara qual è il processore più potente e veloce tra Apple A12 Bionic e Huawei Kirin 980, questo perché confronti e testa a testa saranno possibili solo con la disponibilità del primo terminale con Kirin 980.
Per il momento analisi e confronto si limitano alle specifiche sulla carta. Infatti Apple A12 Bionic e Huawei Kirin 980 hanno molte più cose in comune di quanto si creda. Non solo sono costruiti con processo a 7 nanometri negli stabilimenti di TSMC, ma entrambi contengono ben 6,9 miliardi di transistor e dedicano una parte consistente della loro architettura interna all’esecuzione di operazioni e calcoli per l’intelligenza artificiale. Questa sezione è indicata da Apple come Neural Engine, mentre Huawei dichiara di possedere il primo processore mobile con Dual NPU, quindi due core di calcolo per l’intelligenza artificiale.
Da diversi anni a questa parte i processori Apple Ax hanno dimostrato di essere i più potenti e veloci in assoluto, anche rispetto ai migliori chipset Qualcomm. Ora non rimane che attendere la presentazione e il lancio di Huawei Mate 20 Pro il 6 ottobre per appurare se sarà in grado o meno di superare iPhone XS, XS Max e iPhone XR.
Nel frattempo però gli appassionati Apple possono già tranquillizzarsi: quale che sia l’esito del confronto, la vera differenza tra iPhone e Android non è tanto, o meglio, non solo la potenza di calcolo e la velocità bruta, quanto piuttosto l’esperienza utente finale data dal mix tra hardware e software. E sotto questo punto di vista, che include anche facilità d’uso, pulizia dell’interfaccia e ottimizzazione generale, sono da sempre punti di forza delle piattaforme Apple.
Ma l’analisi di Kuo punta a un’altra conclusione: ora non è più solamente Apple a progettare internamente i suoi processori mobile, ma anche Huawei ora è in grado di differenziare i propri terminali. In questo senso con Kirin 980 più che accorciare la distanza da Apple, sicuramente Huawei guadagna terreno rispetto agli altri costruttori Android che dipendono quasi interamente da Qualcomm.
Vedremo i primi risultati effettivi al lancio del Mate 20 Pro il prossimo 16 Ottobre: in quell’occasione si potrà verificare sul campo il livello di efficienza dei nuovi processori Kirin nelle applicazioni reali.