Smartphone e tablet potrebbero diventare vietati per chi ha meno di 11 anni a San Marino.
È quanto emerge in una istanza “per l’introduzione di norme che regolino l’utilizzo degli smartphone e dei social network da parte dei minori” per la quale è previsto un un partecipato dibattito e che, dovrebbe essere approvata a larga maggioranza.
In particolare, l’istanza, presentata da un gruppo di insegnanti di scuola media, chiede di “avviare una discussione politica sul tema, ad esempio tramite l’attivazione di un tavolo di lavoro, con l’obiettivo di arrivare alla stesura di “norme che regolino l’utilizzo di smartphone e dei social da parte dei minori”, e di adottare misure “che consentano alla cittadinanza di essere sempre più informata sui problemi legati all’uso degli strumenti tecnologici nell’età dello sviluppo”.
Il governo della Serenissima ha espresso orientamento favorevole all’istanza, confermando la volontà di avviare un tavolo con esperti come richiesto.
L’istanza era stata presentata ai Capitani Reggenti, i capi di Stato sammarinesi, da un gruppo di docenti delle scuole medie in merito a quella che definiscono “un’emergenza educativa e sociale ormai insostenibile”.
Non è al momento chiaro quali saranno i limiti previsti e i luoghi dove i divieti dovrebbero essere applicati dettagli sulla regolamentazione saranno resi noti con la proposta di legge che recepisce l’istanza.
La soglia di età dei ragazzi che utilizzano internet e social media si è da tempo abbassata; molti dispositivi sono spesso utilizzati senza meccanismi di protezione parentale, disposizione di bambini tra i nove e i dieci anni di età, spesso in concomitanza della Prima Comunione, e in tanti casi ancora prima. A mancare è anche l’alfabetizzazione su tematiche quali la protezione dei dati, la tutela della propria privacy e di quella altrui, la sicurezza, utilizzo consapevole dei social Network: argomenti che ogni genitore/insegnante/ragazzo dovrebbe discutere o conoscere.