Apple si trova a dover affrontare un potenziale problema a San Jose (California) con un sempre maggiore numero di senzatetto che stanno cominciando ad accamparsi in un appezzamento di terreno di sua proprietà, dopo che queste persone hanno cominciato a spostarsi da un accampamento nei pressi dell’Aeroporto di San Jose-Norman Y. Mineta.
L’esodo dall’aeroporto Mineta verso gli appezzamenti di terreno di Apple è iniziato dopo che la città di San Jose ha avviato nelle ultime settimane una operazione di “repulisti” nell’aeroporto, sollecitata dalla Federal Aviation Administration (l’agenzia del Dipartimento dei Trasporti statunitense incaricata di regolare e sovrintendere a ogni aspetto riguardante l’aviazione civile).
Al momento tra le 30 e le 100 persone vivono in vari lotti del terreno della Mela, una parte del quale acquistato nel 2015 per 138 milioni di dollari. Persone senza fissa dimora hanno cominciato a stabilirsi in zona con camper, tende e veicoli vari. Il sito Vice riferisce anche la presenza di cassonetti per i rifiuti e bagni chimici.
Nessuno al momento ha provato a cacciare i senzatetto. “Sono grato che non abbiamo sbattuto fuori”, ha riferito Renee Corona, residente che vive sul terreno della Mela già da due anni. “Voglio semplicemente dire grazie. Non ci danno fastidio”. Non sembrano, almeno al momento, esserci problemi di criminalità e se alcuni dei residenti lasciano spazzatura sparsa in giro, altri stanno cercando di mantenere l’area pulita e vogliono far sapere a Apple che intendono rendere la zona un ambiente salubre, eco-friendly e predisporre sistemi per il consumo di acqua ed energia.
David Cohen, assessore di San Jose, sta cercando di incontrare dirigenti di Apple per discutere della situazione.
La Casa di Cupertino ha predisposto un piano da 2,5 miliardi di dollari per rispondere alla crisi di disponibilità e accessibilità di case in California. Di questa cifra, un miliardo è destinato a un fondo d’investimento per abitazioni economicamente abbordabili, e un altro miliardo è legato a un fondo d’assistenza per mutui rivolto a chi compra la prima casa. In California l’emergenza abitativa sta diventando un problema sempre più serio: prezzi di affitti e vendita esorbitanti, costringono persone come semplici insegnanti e altri lavoratori ad andare via. Anche Facebook ha fatto sapere che spenderà un miliardo di dollari nei prossimi dieci anni per costruire fino a 20mila case accessibili per insegnanti, infermieri e altre categorie di lavoratori essenziali. Google ha già predisposto un miliardo per l’emergenza abitativa in California e Microsoft ha destinato 500 milioni all’area di Seattle. Non sono mancate anche critiche a questi piani dei big del mondo IT. Bernie Sanders ha definito “iprocrita” il piano di Apple contro l’emergenza abitativa.