La prima apparizione di un tablet con Android Honeycomb è avvenuta ieri sera durante l’evento D: Get Into Mobile Conference a San Francisco, un incontro tutto incentrato sulla mobilità in digitale e organizzato, come il “fratello maggiore” All Things D, dai giornalisti del Wall Street Journal Kara Swisher e Walt Mossberg. Il tablet è stato introdotto da Andy Rubin, VP of Engineering di Google che ne ha mostrato il funzionamento per linee generali.
Creato da Motorola il tablet Android è basato sulla piattaforma Tegra 2 di Nvidia e apparentemente aveva uno schermo di una decina di pollici. L’interfaccia assomiglia molto da vicino a quella di iPad; anche Gmail, una delle due applicazioni (con Google Maps) dimostrate aveva un’interfaccia davvero molto assonante con quella di iPad, con una colonna a destra che mostra i messaggi e quella di sinistra che fa vedere il messaggio nella sua interezza. Orientando il dispositivo l’interfaccia viene riorientata (anche qui alla maniera di iPad) e sono previste diverse gesture a un dito o due dita.
Interessante la nuova versione di Google Maps con grafica vettoriale, capace di mostrare le mappe sia in 2D che in 3D passando da una modalità all’altra in maniera fluida. Questa nuova versione del servizio, ha spigato Rubin, non sarà esclusiva di Android Honeycomb, ma sarà resa disponibile anche per altri sistemi operativi.
Tra gli elementi di interesse la compatibilità incrociata delle applicazioni tra l’Android in versione per cellulari e quella per i tablet. Una tecnologia molto simile alla Universal di Apple non obbligherà a riscrivere i programmi per adeguare l’interfaccia.
Il manager di Google ha ribadito che alla sua società non interessa entrare nel busines dell’hardware visto che ci sono molti che sanno costruire tablet e sono interessati ad Android. Rubin ha poi evaso abilmente una domanda con la quale la Swisher mirava a fargli dare una stima del costo del tablet Motorola: «questo potrebbe costare 10mila dollari», è stata la risposta.
I primi tablet con Honeycomb dovrebbero arrivare entro la metà del prossimo anno.
Qui sotto la parte della conferenza con la dimostrazione di Rubin