Immaginate di svegliarvi la mattina del 25 dicembre, dare un’occhiata al conto corrente dal vostro smartphone o computer e scoprire che qualcuno ha trasferito sul vostro conto fondi con decine e decine di bonifici, effettuando centinaia di operazioni per un totale di ben 130 milioni di sterline (circa 160 milioni di euro). È quanto accaduto a centinaia di persone nel Regno Unito, che avranno più volte sgranato gli occhi per scoprire solo dopo che non era un sogno o un regalo di… Babbo Natale ma un errore informatico; un problema che avrà fatto sorridere o sobbalzare dal letto più di una persona.
CNBC riferisce che l’errore è partito dal gruppo di istituti Santander che, per via di una non meglio precisata problematica tecnica ha versato a vari malcapitati 130 milioni di sterline, effettuando 75.000 diverse transizioni. Il problema si è verificato elaborando erroneamente per due volte i pagamenti di 2000 conti aziendali, comportando nel migliore due casi il doppio versamento dello stipendio mensile ai dipendenti di alcune aziende, in altri casi ancora, effettuando più e più volte operazioni di versamento.
La banca riferisce genericamente di “un problema di pianificazione” che ora sarebbe stato corretto. “Siamo spiacenti che, a causa di un problema tecnico, alcuni pagamenti di nostri clienti aziendali siano stati erroneamente duplicati sul conto del beneficiario”, ha riferito un portavoce dell’istituto, spiegando ancora che i vari problemi sono stati risolti o sono in corso di risoluzione, collaborando con i vari istituti coinvolti per venire a capo della situazione.
In Italia (ma probabilmente è così anche in altre nazioni) per le somme che arrivano erroneamente a un destinatario, gli istituti devono agire prima possibile per revocare il bonifico sbagliato. Una persona che riceve un bonifico per caso e per errore, e non comunica all’istituto l’errore, rischia di doversi difendere dall’accusa di appropriazione indebita del denaro. L’ordinante ha varie possibilità per recuperare i propri averi e pertanto, chi non restituisce la quota ricevuta per errore corre il rischio di pagare spese giudiziarie ed eventuali sanzioni laddove vi sia una citazione in giudizio.