Obama è giovane, intelligente, piacente e soprattutto è il primo presidente afro-americano degli Stati Uniti d’America: c’è n’è abbastanza per passare alla storia. Il neo presidente eletto ha offerto una immagine nuova, una speranza, l’incarnazione del cambiamento fino a quando non è stato intravisto in una palestra di Philadelphia pochi giorni fa mentre si allenava leggendo un giornale e soprattutto ascoltando musica da un lettore Zune di Microsoft.
I pochi utenti di Zune, increduli, hanno gridato al miracolo, subito definendo Obama come “uno dei loro”. Come le star del cinema e i numerosi film in cui si vedono prodotti Apple, la comparsa di uno Zune in mano a Obama non è niente male come pubblicità gratuita.
Meno calorosa l’accoglienza del popolo di appassionati di iPod con post sentiti sul Web in cui elettori fiduciosi hanno minacciato di voler ritirare il proprio voto. Quale cambiamenti può dare avvio un presidente che utilizza Zune? Il dramma è comprensibile, in ogni caso lo scandalo battezzato da alcuni media statunitensi ZuneGate è rientrato nel giro di pochi giorni, quando un portavoce del presidente ha dichiarato “Falso, il Presidente eletto usa iPod”.
L’affermazione deve aver colpito al cuore gli utenti di Zune ma se non altro ha ridato speranza non solo al popolo di iPod ma anche a tutti gli elettori che si aspettavano un presidente in stile “Think Different”.