Secondo quanto riportato da Appleinsider, lo scorso mercoledì alcuni sviluppatori avrebbero ricevuto un kit completo di documentazione denominato ‘ZFS on Mac OS X Preview 1.1’. In questo documento Apple affermerebbe di essere la sola responsabile del porting del file system e che l’imminente Mac OS X 10.5 implementerà – per il momento – solo una parte delle funzioni (accesso a sola lettura) previste dello standard ZFS (non si potranno modificare pool e filesystem).
Il kit ricevuto dagli sviluppatori consentirebbe, invece, Â il pieno accesso alle funzionalità ZFS: lettura, scrittura, creazione ed eliminazione di pool e filesystem. Se quanto riportato da Appleinsider fosse confermato, significherebbe che nei piani di Apple c’è la volontà di adottare appieno il nuovo sistema, sostituendo l’HFS+ utilizzato per default da Mac OS X e confermando quanto dichiarato da Jonathan Schwart, CEO di Sun, a giugno di quest’anno.
Il passaggio al file system ZFS non sarebbe una semplice evoluzione tecnologia (come accaduto con il passaggio da HFS a HFS+) ma l’approccio a una tecnologia totalmente nuova e molto innovativa dal punto di vista della gestione dei dati: è un file system a 128bit (potenzialmente in grado di fornire uno spazio di 16 miliardi di volte la capacità dei file system attuali), è più semplice da amministrare, è scalabile, utilizza un metodo transazionale (ogni ‘blocco’ viene controllato ad ogni lettura e verificato con un cheksum a 256bit), supporta gli snapshot (non vengono cancellati i blocchi) e l’integrità dei dati è sempre garantita.
ZFS potrebbe eliminare il concetto di ‘volume’ e ‘partizionamento’ e le conseguenti perdite di ampiezza di banda e rallentamenti dovuti all’adozione dei vecchi file system. Migliaia di file system possono essere virtualmente supportati da un unico ‘pool di storage’ consumando solo una frazione dello spazio che richiederebbero i file system nativi. Altra interessante caratteristica dello ZFS è il ‘disk scrubbing’, una tecnica simile a quella usata nella memoria ECC con la quale i dati vengono sempre letti, riletti e verificati evitando possibili errori latenti e spostandoli da un’altra parte quando i dati sono ancora leggibili.
Per approfondire i dettagli di questa tecnologia potete visitare questo link al sito di Sun.
[A cura di Mauro Notarianni]