Yahoo riporta ai vertici dell’azienda Jerry Yang. Il fondatore del colosso di Internet è tornato ieri sera alla guida della società che aveva fondato nel 1994 con il collega di studi David Filo mentre era studente a Stanford.
Yang rimpiazza il controverso Terry Semel, da sei anni amministratore delegato, al centro di polemiche e accuse da parte degli investitori della società . Nel mirino soprattutto l’incapacità di rispondere agli assalti di Google e la scarsa capitalizzazione in un periodo in cui, invece, l’avversaria è riuscita a conquistare non solo credito ma anche una enorme quantità di denaro da parte degli investitori grazie ai quali si è lanciata in acquisizioni e nuovi progetti. Tra gli elementi di critica anche l’incapacità di costruire un solido rapporto con il mondo dell’intrattenimento, questo nonostante Semel sia stato presidente e co-amministratore di Warner, e l’altissimo costo personale (lo scorso anno Semel ottenne quasi 72 milioni di dollari di compensi, il massimo registrato nel lotto di 386 società trattate sul mercato pubblico e contenute in un elenco stilato da Associated Press). Secondo diversi osservatori Semel allontanandosi volontariamente da Yahoo ha evitato il rischio che nel corso della prossima presentazione dei bilanci qualcuno dei grandi investitori chiedesse il suo licenziamento sulla scorta di risultati che prevedibilmente non saranno brillanti. Google ottiene in un trimestre profitti pari a quelli di Yahoo in un anno, il che è ormai difficilmente tollerabile per gli investitori.
Yang, che da dieci anni non si occupava più personalmente della conduzione di Yahoo, nelle prime dichiarazioni rilasciate alla stampa ha fatto sapere che intende mantenere indipendente l’azienda, allontanando così nuovamente le voci di cessione del controllo a Microsoft. A sua volta Semel, il cui allontanamento viene descritto come ‘volontario’, resterà con incarichi non operativi.