Computerworld riporta che, mediamente, da un nuovo computer ogni tre venduto con Windows viene disinstallato Vista e installato il vecchio Windows XP. Il “downgrade” è spesso effettuato direttamente dai costruttori di PC (i clienti chiedono in fase di acquisto espressamente XP) oppure dagli utenti stessi quando il computer arriva nelle loro mani.
Secondo la Devil Mountain Software, azienda che lavora con una grande base di utenti per eseguire test su network, circa il 35% di 3000 PC esaminati è passato da Vista a XP. La percentuale sembra essere solo una stima e a detta dello chief technology della società è possibile osservare un trend verso il downgrade “sempre più crescente”.
Microsoft offre il cosiddetto “diritto di downgrade” nel contratto di licenza di Vista.
Questo diritto permette di acquistare la versione più recente del sistema operativo continuando a usare la versione precedente finché non si è pronti a eseguire l’aggiornamento (nel caso specifico il passaggio da Windows XP a Vista). Non tutte le versioni di Vista danno diritto al downgrade ma molte versioni OEM/System Builder (quelle fornite di serie con i PC di vari produttori e preinstallate come sistema di default nelle macchine) offrono questa possibilità . Le versioni “Business” e “Ultimate” di Vista includono di serie diritti di downgrade verso XP Professional.
Microsoft non fornisce i supporti d’installazione o chiavi di attivazione software. Il downgrade si può eseguire a patto di avere una copia originale di XP acquistata in scatola o preinstallata in un PC.
Benché da giugno di quest’anno Microsoft non distribuisca più al pubblico versioni pacchettizzate del vecchio XP, il sistema continua a riscuotere interesse e piace molto più di Vista (come abbiamo già avuto altre volte modo di analizzare), tanto che a Redmond sono stati costretti ad allungare la vita del prodotto e continuare a fornire a costruttori e OEM licenze del sistema operativo.
Persino Intel, qualche mese addietro, ha deciso che nessuno degli 80.000 computer dei propri impiegati sarà aggiornato a Vista.
[A cura di Mauro Notarianni]