Il nuovo iPad potrebbe debuttare il 2 aprile o il 9 aprile e restare disponibile solo negli USA per tre mesi. Questo quello che riferisce Macnotes.de, ripreso da numerosissimi siti che stanno facendo da ripetitore all’indiscrezione.
Il sito tedesco che cita presunte fonti affidabili «iPad due sarà lanciato il primo o il secondo sabato di aprile», in coincidenza quindi con un anno (più o meno) dal lancio del modello originale e restare di distribuzione esclusiva Apple (on line e retail store) per ben sei mesi. «Per gli altri paesi al di fuori degli USA – dice Macnotes.de – sarà necessario attendere tre mesi, fino al mese di luglio»
Insomma, secondo la pagina web della Repubblica Federale, il cui palmares in fatto di indiscrezioni è quasi totalmente vuoto, la tabella di marcia prevista da Apple sarebbe la stessa per il primo modello: lancio negli USA e poi solo successivamente in altri paesi.
Se davvero, date a parte che già di per sé non sono del tutto convincenti (la maggior parte delle fonti ritiene che il lancio di iPad due sia tra fine febbraio e inizio marzo), l’intenzione di Apple è quella di lasciare un gap di tre mesi dal lancio negli USA a quello in nazioni come Germania, Francia, Regno Unito, Giappone e anche Italia (che oggi è per dimensioni il sesto paese al mondo per Apple), ci sarebbe da restare sorpresi. Come giustamente fa notare Macrumors si tratterebbe, infatti, in primo luogo di bollare come fallimentari gli sforzi compiuti da Apple per ampliare la capacità produttiva. Ma suscita qualche alzata di ciglia anche il fatto che secondo Macnews.de BestBuy, co-protagonista con Apple del lancio di iPad “Uno”, sarebbe escluso dalla campagna di lancio del “modello 2”.
Da parte nostra aggiungiamo anche un paio di elementi in più; Apple lanciando iPad due in Europa e Asia in ritardo di tre mesi rispetto agli USA si troverebbe a gestire un black out di vendite pari ad un trimestre del suo più remunerativo prodotto dopo il Mac. Nessuno al di fuori degli USA acquisterebbe più il vecchio modello in attesa del nuovo; il buco nel fatturato sarebbe solo il primo elemento negativo di una simile strategia. Il secondo sarebbe la consegna su un piatto d’argento ai campioni del mercato grigio del ruolo di rivenditori esclusivi di iPad per tre mesi, una mossa che finirebbe per danneggiare i rivenditori Apple e Apple stessa. A fregarsi le mani sarebbero anche i produttori concorrenti (che avrebbero tre mesi per adattare le specifiche e i prezzi dei loro prodotti a quanto arriverà da Cupertino) e i clonatori cinesi,
Insomma, se la politica di differimento del lancio di iPad tra USA ed Europa per il primo modello poteva avere un senso per la novità del prodotto e la mancanza di un vecchio modello con scorte da smaltire, un così ampio gap sarebbe un vero suicidio non solo commerciale, ma anche di immagine per Apple. A meno che dietro ci sia una qualche strategia che oggi non riusciamo a vedere e a comprendere o qualche obbligo dettato dalla disponibilità effettiva delle componenti. Ma anche in questo caso, più che sorpresi, ci sarebbe di che restare scioccati.