I ladruncoli dovrebbero pensarci due volte prima di rubare un prodotto Apple, potrebbero ritrovarsi la autorità alle costole in poche ore. E’ quello che è successo a un recidivo “svuota-appartamenti” a Seattle, che – giusto 12 ore dopo il suo ultimo rilascio in libertà vigilata – ha deciso di ripulire l’appartamento di Harold Malkin sottraendo valori per un totale di 4000 dollari. Sfortunatamente nel bottino c’era anche un iPhone (acceso) e in casa Malkin aveva un prezioso alleato: Max, un figlio quattordicenne esperitissimo in tecnologie Apple.
È stato proprio il ragazzino il più prezioso investigatore reclutato dalla polizia giunta sul posto in pochi minuti. L’agente Kurt Knox, uno volta appreso che nel bottino c’era un iPhone, come riportato dal The Seattle Times, ha chiesto al signor Malkin di usare Find my Phone. Visto che però la vittima non aveva la minima idea di come usare la funzione di iCloud, ha fatto svegliare il ragazzino scatenandolo sulle piste del malvivente. Dopo pochi minuti il cellulare è stato individuato in un fast food dove si trovava un tizio con un sospetto borsone dotato di rotelle; per essere sicuri che fosse proprio quella la persona con in tasca il cellulare è partita una telefonata. Quando il cellulare ha suonato e il malvivente ha estratto il telefono, sono scattatate le manette. Un lieto fine che dimostra quanto la tecnologia possa aiutare a fare cose impensabili fino a poco tempo fa. A patto, ovviamente, di saperla usare.