Iomega non è più una società indipendente. Lo storico costruttore di periferiche per la memorizzazione dei dati entra, infatti, nell’orbita di EMC, uno dei maggiori costruttori mondiali nel campo dello storage.
Le prime trattative risalgono al mese di marzo, quando Iomega rifiutò un’offerta di EMC disposta a corrispondere 3,75 dollari per ogni azione Iomega, pari a un’offerta complessiva di acquisizione di 205,5 milioni di dollari. L’accordo finale prevede un pagamento di 3,85 dollari per azione, pari a 213 milioni di dollari: con l’acquisizione di Iomega l’azienda EMC intende estendere il proprio mercato anche ai settori consumer e delle piccole aziende in cui la percezione del marchio Iomega è ancora molto forte.
Iomega è il costruttore storico dei dischi Zip, prime alternative affidabili e capienti agli allora già obsoleti floppy disk. Oggi il catalogo comprende diverse soluzioni di NAS, dischi fissi esterni e soluzioni di archiviazione e backup basate su dispositivi estraibili. Da sempre Iomega, per la sua immagine di innovatività e per il fatto di avere supportato (almeno all’inizio della sua storia) con convinzione il mondo Mac, era visto come un produttore attento alle esigenze del pubblico della Mela.
Iomega dovrà corrispondere 7,5 milioni di dollari per chiudere una trattativa di scambio azionario con ExcelStor, azienda che fa parte di Great Wall Technology, un’alternativa all’acquisizione EMC emersa durante i mesi delle trattative.