TomTom rinnova il “motore” che sta dietro ai suoi GPS e alle sue mappe. Il nuovo NavKit, di fatto quello che potremmo considerare il propulsore del sistema di tracciamento dei percorsi, è stato studiato come un sistema a più livelli e modulare al di sopra del quale collocare una interfaccia personalizzabile e adattabile a qualunque sistema operativo e qualunque hardware.
Il NavKit, che parte dal presupposto che la parabola crescente nella vendita di dispositivi dedicati è da tempo ormai esaurita, incalzata da smartphone, tablet, sistemi di navigazione intergrati, integra il supporto alla ricerca testuale libera, alla visualizzazione mappa 2D e indicazioni di guida in 3D, una superiore accuratezza nel posizionamento sulla mappa e migliorate istruzioni di guida in tempo reale. Disponibile anche un suo nuovo sistema di routing che permette il calcolo dei percorsi in modo rapido e dinamico e il supporto a TomTom Traffic, versione 6.0, che include sia la previsione sui rallentamenti dovuti a lavori in corso presenti sul tragitto che le segnalazioni delle code. Nuovo anche il motore di rendering che migliora sensibilmente sia la visualizzazione 2D che la visualizzazione di guida in 3D. Tra i nuovi elementi dell’interfaccia: supporto al pinch to zoom, configurazione della mappa in base alle preferenze personali con variazioni di colore della mappa, carattere del testo, larghezza della strada e angolazione della prospettiva di guida.
Il primo strumento ad usare il NavKit di nuova generazione sarà il prossimo TomTom Go in tutte le sue versioni (4.3, 5 e 6 a seconda della dimensione dello schermo), ma sicuramente TomTom passerà la tecnologia anche alle mappe che vende in versione iPhone e iPad, la cui piattaforma è ad oggi uno dei principali mercati per l’azienda olandese.