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Tim Cook: «Con le Mappe abbiamo sbagliato; chiediamo scusa»

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Abbiamo sbagliato, siamo spiacenti. Lavoriamo per migliorare; nel frattempo usate le mappe della concorrenza. Questa il succo di una sincera anche se non del tutto inaspettata, visto il nuovo corso, lettera di scuse arrivata da Tim Cook a margine della spinosa e problematica vicenda delle mappe di iOS 6.

Il messaggio, arrivato in forma pubblica sul sito di Apple, da una parte certifica l’imbarazzo da parte di Cupertino per un servizio che non è all’altezza delle attese, dall’altra mette nero su bianco  il fatto che l’opinione dell’amministratore delegato è la stessa di un gran numero di utenti che hanno aspramente criticato l’applicazione che doveva essere uno dei punti di forza del nuovo sistema operativo e che invece si sta trasformando in uno dei suoi punti critici con i suoi errori tragicomici e le pesanti lacune nelle informazioni che fornisce.

«Abbiamo lanciato Mappe con la prima versione di iOS – dice Cook spiegando la ragione per cui Apple ha creato un nuovo prodotto –  e man mano che il tempo è trascorso abbiamo voluto fornire un prodotto sempre migliore con funzioni come guida passo a passo, integrazione voce, sorvolo e mappe vettoriali e per questo abbiamo dovuto creare questa nuova versione di Mappe, partendo da zero». L’obbiettivo era quello rispettare la filosofia Apple che ogni giorno combatte per proporre ai sui clienti la miglior esperienza possibile «ma – ammette sinceramente Cook – abbiamo fallito. Siamo estremamente spiacenti per la frustrazione che questo ha causato ai nostri clienti»

Ora però Apple vuole migliorare e il punto di partenza sono gli utilizzatori i iOS: «in poco più di una settimana sulle nuove mappe si sono svolte oltre mezzo miliardo di ricerche e man mano che i clienti lo usa il sistema diventa migliore. Apprezziamo enormemente il riscontro che abbiamo ricevuto. Nel frattempo – dice a sorpresa Cook – vi invitiamo a scaricare le applicazioni di mappe come Bing, MapQuest o Waze, oppure andare sui siti di Nokia o Google e creare una icona sul vostro home screen per accedere alle loro applicazioni Web». Cook promette «mappe migliori» e aggiunge: «sappiamo che cosa vi attendete da noi e lavoreremo incessantemente fino a quando Mappe non sarà al pari dell’elevatissimo livello delle aspettative».

Un vero e proprio mea culpa, insomma, in cui non si cercano scuse, un passo che probabilmente non sarebbe mai arrivato in precedenza, nel momento in cui alla guida di Apple c’era Jobs (ricordiamo la reticenza e le resistenze ad ammettere un clamoroso errore sull’antennagate), ma che non è così strana per il nuovo corso di Apple in cui apertura, trasparenza e ammissione di errori sembrano non essere più un grave tabù.

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