Al contrario del suo illustre predecessore MP3, che elimina parte della traccia musicale per contenere le dimensioni dei file, il nuovo formato mp3HD creato da Thompson è un codec lossless, vale a dire in grado di riprodurre al 100% il file audio originale su CD. Per garantire la retro-compatibilità con i file e i player precedenti, Thompson ha escogitato una soluzione molto pratica. L’estensione del file mp3HD rimane quella storica .mp3 e così anche le informazioni in esso contenute: in pratica un brano in formato mp3HD può essere riprodotto da un programma attuale e suona proprio come un file MP3. Quando invece un file mp3HD viene dato in pasto a un lettore che supporta il nuovo formato, le informazioni audio aggiuntive vengono lette nei tag ID della canzone, dove vengono memorizzate in fase di creazione.
Per quanto riguarda la qualità audio mp3HD è in grado di offrire musica con bitrate compresi tra i 500 e i 900 kbps a seconda del genere. In occasione della presentazione di mp3HD, Thompson ha reso disponibili il primo encoder, lo strumento necessario per codificare la musica nel formato mp3HD, un decoder per la trasformazione dei file mp3HD in WAV, infine anche un plug-in per la riproduzione tramite il programma Winamp: tutti questi strumenti sono disponibili per la piattaforma Windows e per Linux, per il momento il Mac non è supportato. Thompson offre anche alcuni esempi di conversioni in mp3HD per file audio di 4 minuti: un audio libro con bitrate da 474 kbps occupa 14MB, un pezzo di musica classica a 605 kbps 18MB, un brano jazz a 786 kbps occupa 23,5MB, infine un brano pop/rock o folk a 876 kbps occupa 26MB.
Il nuovo mp3HD di Thompson dovrà scontrarsi con diversi altri formati lossless simili e concorrenti: ricordiamo per esempio FLAC, HD AAC e i vari formati lossless proprietari tra cui anche quelli proposti da Apple e Microsoft.