Texas Instruments ha annunciato OMAP 5, un SoC che sarà prodotto nella seconda metà del 2011 e che probabilmente troveremo in alcuni smartphone dalla seconda metà del 2012. E’ un SoC da 28nm che integra la GPU PowerVR SGX 544 di Imagination Technologies e con un’architettura notevolmente più avanzata rispetto all’OMAP 4. Quest’ultimo, infatti, integra due core ARM Cortex A9, mentre il nuovo OMAP 5 due core ARM Cortex A15.
Texas Instruments aveva già comunicato di essere la prima licenziataria del Cortex A15 e dunque l’annuncio dell’OMAP 5 non è proprio una sorpresa, ma è ad ogni modo interessanti notare le caratteristiche tecniche. L’ARM Cortex A15 può funzionare con velocità fino a 2GHz (la frequenza di clock dipende dalle implementazioni degli OEM) il che equivale a tre volte la velocità del Cortex A9 da 1Ghz nell’OMAP 4330.
Con l’OMAP 3, TI metteva a disposizione 256KB di cache L2; nell’OMAP 4 la cache è stata portata a 1MB (caratteristica condivisa con il Cortex A9). Nell’OMAP 5 la cache è stata raddoppiata, portandola a 2MB, funzionante alla stessa velocità di clock della CPU e ancora una volta condivisa tra i due core del SOC. L’OMAP 5 mantiene l’identico interfacciamento di memoria dual-channel LPDDR2 dell’OMAP 4.
Oltre alle due CPU Cortex A15, l’OMAP 5 vanta anche due core ARM Cortex M4 con estensioni utili per il signal processing e utilizzabili per accelerare codifiche e decodifiche audio/video. Altro campo nel quale può essere sfruttato l’M4 è il miglioramento delle immagini: uno degli obiettivi della futura generazione di SoC è eliminare il gap tra la qualità della fotocamera degli smartphone e le fotocamere high-end tipo DSLR. Ovviamente molto dipende anche dalle ottiche montate sugli apparecchi, ma molto può essere fatto a livello hardware migliorando la qualità di quanto catturato dai sensori.
[A cura di Mauro Notarianni]