Terremoto in casa Dell: estromesso l’amministratore delegato Kevin Rollins, al vertice torna il fondatore, Michael Dell. L’annuncio è arrivato ieri, a mercato di Wall Street chiuso, prendendo di sorpresa diversi osservatori e gli analisti che seguono le vicende della società di Round Rock.
L’avvicendamento al vertice giunge al culmine di una serie di sconfitte di mercato per Dell che dopo avere scalato nel giro di pochi anni le classifiche di vendite divenendo il primo produttore mondiale, ha cominciato a perdere quota finendo per subire il controsorpasso da parte di Hp. Afflitta da una serie di problemi, previsioni di vendite mancate, macchine ad alto costo che non raccolgono i favori dei clienti, segmenti di mercato inaccessibili, nuove nicchie (come quella dei player) dove non ha avuto alcun successo, Dell ha perso progressivamente terreno e credito, fino a quando ieri sera, a fronte dell’annuncio di un trimestre, quello in corso, che sarà al di sotto delle previsioni, Dell ha dovuto gettare la spugna e dimissionare Rollins, un manager nei confronti del quale ha sempre manifestato piena fiducia.
Dell, che torna alla guida della società che aveva fondato 15 anni fa nella sua stanza all’università , si trova ora di fronte ad una serie di nodi da sciogliere, alcuni dei quali molto problematici. Tra questi le inchieste federali sui bilanci, ma anche il recupero di fiducia di una clientela che non sembra apprezzare più molto il modello e la concezione di prodotti informatici proposta da Dell che preferisce non spingere troppo sull’innovazione puntando tutto sul prezzo.
Il ritorno di Michael Dell al vertice della società sembra essere stato ben accolto dagli investitori che a mercati chiusi hanno riportato in alto il titolo DELL. La speranza è che il fondatore della società possa ripristinare le fortune di un’impresa che ha saputo rappresentare nel corso degli anni ‘90 e l’inizio degli anni 2000, un nuovo capitolo del mito americano.