Se At&T dovesse sussidiare iPhone le vendite del telefono potrebbero raddoppiare. La stima è di Tony Sacconaghi, un analista di Bernstein Research che ha presentato ai suoi clienti una relazione sulle ipotesi dei giorni scorsi che ruotano, appunto, intorno ad un ipotetico sconto di 200$ sul prezzo consigliato al pubblico.
L’ipotesi del raddoppio delle vendite elaborata da Sacconaghi si fonda su quanto accaduto ad altri telefoni quando sono stati sussidiati. Il Razr ha raddoppiato le vendite quando è passato da 500 a 150$ e le ha raddoppiate ancora quando il prezzo è passato da 150 a 100. Un raddoppio delle vendite, e questo è l’aspetto più interessante, annullerebbe completamente la riduzione di fatturato perché porterebbe ad At&T un numero doppio di clienti con contratto. Secondo Sacconaghi in tasca all’operatore giungono da un cliente iPhone circa 720$ in più (sui due anni di contratto) di quanti non le derivino da un cliente di un altro telefono.
Sacconaghi ritiene anche che At&T in virtù del telefono 3G potrebbe anche aumentare il costo del piano dati illimitato da 20 a 30$ che sarebbe pur meno di quanto non costa un piano dati illimitato per Blackberry. Il gestore potrebbe poi giustificare questo incremento con la maggior quantità di dati che vengono attinti dalla rete grazie alla telefonia di terza generazione.
Come tutti (questo sito compreso) Sacconaghi ritiene che se ci sarà un iPhone sussidiato ci dovrà anche essere un iPhone sbloccato e anche questo potrebbe essere un vantaggio per Apple che potrebbe vendere molti più telefoni. Sacconaghi stima che al momento fino al 50% degli iPhone venduti sarebbero stati sbloccati e usati su reti non previste da Apple.