Il gigante dell’elettronica di consumo non naviga in buone acque da tempo: il Nikkei ha previsto per Sony una perdita di bilancio di 1,1 miliardi di dollari con annuncio atteso per il mese di marzo. La perdita potrebbe però rivelarsi anche superiore, sempre il Nikkei prevede fino a 2,2 miliardi di dollari, mentre Sony ha annunciato lo scorso dicembre che taglierà circa 16mila posti di lavoro, a metà tra dipendenti fissi e a contratto.
Il Financial Times di oggi rivela che i piani dettagliati della ristrutturazione Sony saranno annunciati a breve dalla società , molto probabilmente già entro questa settimana, una notizia che è stata anche riportata da Reuters.
Dalle voci che circolano tra gli addetti ai lavori emerge un quadro preoccupante. All’interno di Sony sono in corso battaglie e resistenze per limitare il numero dei licenziamenti e delle chiusure di stabilimenti in terra giapponese, una questione dibattuta internamente ma non senza pressioni politiche provenienti dall’esterno. D’altra parte analisti e osservatori, a conoscenza del consistente piano di licenziamenti già annunciato a dicembre e di una riduzione dei costi pari a 1,1 miliaridi di dollari, giudicano queste operazioni come insufficienti.
Mitsushige Akino, chief fund manager per la società Ichiyoshi Investment Management, intervistato da Reuters ha dichiarato che solo uno spostamento totale della sezione produttiva fuori dal Giappone sarebbe accolto positivamente da parte degli analisti, mantenendo nel Paese del Sol Levante solamente i reparti di gestione e sviluppo.