1,3 milioni di Yen, circa 8mila euro. Ecco quando dovranno pagare congiuntamente Apple e Sony ad una coppia giapponese che aveva querelato le due società in conseguenza dell’incendio di una batteria prodotta da Sony e usata da un portatile della Mela.
La causa legale risale allo scorso anno. Durante il 2007 marito e moglie, che risiedono nella prefettura di Osaka, si sono trovati a fare i conti con la spiacevole situazione mentre il computer veniva usato dalla donna. Il portatile ha preso fuoco per il surriscaldamento della batteria dando alle fiamme il tappeto. Il marito, racconta l’agenzia Kyodo News, aveva cercato di buttare il computer fuori di casa, bruciandosi i polpastrelli delle mani. La moglie sarebbe stata invece vittima di uno shock emotivo. Di qui la richiesta di 2 milioni di Yen.
Sony nel corso del processo aveva respinto le accuse, sostenendo che non si potesse dimostrare che fiamme e malfunzionamento della batteria fossero connesse. Apple aveva ammesso le sue colpe, sottolineando però come la richiesta di danni fosse troppo elevata.
L’accordo ha messo fine definitivamente alla querelle legale.
Ricordiamo che i problemi delle batterie Sony sono stati uno dei casi più in evidenza del 2006. Apple è stata coinvolta nella vicenda vedendosi costretta, per un difetto di costruzione delle componenti prodotte dalla società giapponese, a ritirare quasi due milioni di batterie. Sony da parte sua complessivamente aveva ritirato quasi 10 milioni di batterie, tra cui oltre 4 milioni erano state fornite a Dell.