Microsoft ha appena rilasciato la versione beta di Silverlight – il plug in concorrente di Adobe Flash per la riproduzione di contenuti multimedia su internet – e subito rende nota l’intenzione di rilasciarne il codice in licenza Open Source. à una svolta storica, per Redmond. E un successo dell’Open Source. Anche perché Silverlight costituirà parte integrante del sistema grafico di Vista – il Windows Presentation Foundation – destinato a competere con lo standard universale di Adobe per la visione di contenuti interattivi multimediali sul web.
Non si conoscono i particolari dell’operazione e Redmond non ha reso noto quanto del codice verrà rilasciato in Open Source. Tuttavia, è chiaro che il gap che Microsoft deve colmare rispetto alla storica leadership di Adobe nel settore delle Ria (rich internet applications) è enorme. à una distanza fatta di prodotti – che Microsoft, allo stato attuale non ha – e cultura – che per Redmond significa pur sempre “Ufficio” piuttosto che “Web Design”.
Ma Silverlight non è la sola freccia all’arco di Microsoft: mentre Adobe annuncia l’intenzione di aprire all’Open Source il codice di Flex – le fondamenta di Flash – e sottopone il formato PDF allo standard ISO, confermando il suo orientamento all’open standard – Redmond annuncia Expression – un potente tool di sviluppo destinato alle Rich Internet Applications con l’obiettivo dichiarato di contendere del terreno alla Creative Suite 3 di Adobe.
Entrambe le case, dunque, si rivolgono all’Open Source col medesimo scopo: prevalere sulla concorrenza. Ma, mentre Adobe ha una solida esperienza nel settore che l’apertura alla comunità degli sviluppatori indipendenti non farà che consolidare, Microsoft è costretta ad inseguire, non solo Adobe, ovviamente. Dietro l’angolo ci sono Google e Yahoo e tutti coloro che si stanno lanciando nel ricco mercato delle Ria – come Laszlo Systems, per esempio – che minaccia di erodere terreno proprio nel mercato dove Redmond è stata finora la padrona incontrastata del campo: l’Office.
Assediato da ogni parte, il monopolista di sempre si rivolge proprio a coloro che finora ha criticato e snobbato per mantenere la propria leadership incontrastata. Gli interessi sono enormi e il boccone offerto da Microsoft è ghiotto. Basterà a rimuovere anni di consolidata ostilità ?
[A cura di Fabio Bertoglio]