Le batterie al litio consentono di ottenere performance migliori rispetto alle batterie al piombo o al nichel-cadmio ma il litio è anche un materiale dalla disponibilità limitata e con vari problemi (richiede processi di estrazione particolarmente complicati, costosi e il mercato è in mano a pochi produttori).
Alcuni ricercatori del Technion-Israel Institute sono ora riusciti a creare una batteria migliore sfruttando il silicio, il materiale usato per costruire i processori e il secondo elemento più diffuso sulla terra dopo l’ossigeno. La ricerca si basa su un progetto guidato da scienziati di tre continenti: Yair Ein-Eli della Technion, Digby Macdonald della Penn State University e Rika Hagiwara della Kyoto University. I tre ricercatori sono riusciti a ottenere un prototipo funzionante di batteria nel quale la classica e pesante struttura con il catodo di metallo è stata sostituita da un materiale molto più leggero: l’aria. L’anodo è realizzato con un materiale poco costoso, non tossico e totalmente biodegradabile composto da silicio ossidato. L’attuale prototipo non è ricaricabile ma è in grado di durare migliaia di ore; secondo quanto afferma Mr. Ein-Eli, batterie ricaricabili di questo tipo saranno disponibili entro cinque anni.
Batterie specifiche per automobili potrebbero arrivare entro dieci anni consentendo di superare il problema dello smaltimento degli accumulatori prodotti in passato. “Il silicio” spiega Ein-Eli “si trasformerà in sabbia e di nuovo in silicio e a sua volta in nuova energia”. Le automobili sono solo la punta dell’iceberg delle possibili potenzialità : batterie leggere, poco costose e con capacità di stoccaggio di energia elettrica sono ideali da affiancare in sistemi che sfruttano forze non sempre disponibili quali l’energia solare e il vento, consentendo di creare un sistema di energia rinnovabile facile da conservare e distribuire.
[A cura di Mauro Notarianni]