Il primo portatile che integra il rivoluzionario disco fisso Seagate Momentus FDE.2 sarà in commercio alla fine di marzo con marchio ASI, nome del modello C8015+ e con un prezzo di 2.150 dollari. Si tratta di un sistema basato sulla piattaforma Intel Centrino Core 2 Duo ma il prezzo è sensibilmente rialzato dall’insieme di soluzioni integrate per la sicurezza totale.
Oltre al disco fisso Seagate infatti il sistema è dotato di un chip TPM (Trusted Platform Module) e di un lettore di impronte digitali che incidono sul prezzo finale di circa il 20 per cento.
La vera novità è rappresentata dal disco fisso Seagate Momentus 5400 FDE.2 da 80 GB e interfaccia di collegamento SATA. La sigla FDE deriva dalle iniziali Full Disk Encryption e si tratta del primo disco in assoluto a integrare direttamente nell’hardware del drive stesso tutto l’occorrente per codificare e decodificare i dati memorizzati nell’unità .
A livello pratico questo significa che quando l’utente ordina al computer di leggere o scrivere un file, il processore dedicato alla crittografia e integrato nell’unità si occupa di salvare informazioni
in formato già crittografato, senza rallentamenti di sistema e in modo del tutto trasparente per l’utente. Stessa procedura per la lettura delle informazioni: sul disco fisso qualsiasi file è conservato in modalità crittografata e, durante la fase di lettura, il chip dedicato recupera le informazioni richieste e le decodifica in tempo reale per renderle disponibile all’utente.
Il sistema di protezione dei dati utilizzato dal disco Seagate è a 128 bit AES. L’utente stabilisce una password che viene richiesta all’accensione del sistema, durante le prime fasi di boot e ancora prima che entri in funzione il sistema operativo. Il sofisticato sistema progettato da Seagate permette di ottenere livelli di sicurezza fino a oggi inimmaginabili. Tutte le informazioni contenute sul disco sono sempre crittografate e vengono tradotte in chiaro solo per il file richiesto e solo quando una applicazione ne richiede l’utilizzo.
Per apprezzare l’innovazione presentata da Seagate circa due anni fa e tra pochi giorni in commercio, è sufficiente considerare come funziona la maggior parte dei sistemi di crittografia oggi in circolazione. Ad eccezione delle soluzioni che possono contare su chip dedicati e fino a oggi poco diffusi, la protezione è spesso basata su soluzioni software e algoritmi di crittografia che vengono eseguiti sotto il diretto controllo del sistema operativo e che per di più si affidano alla potenza di calcolo del processore centrale per eseguire le complesse operazioni di codifica e decodifica.
Si tratta della soluzione più semplice da implementare ma che presenta diversi inconvenienti. Innazitutto trattandosi di software che girano all’interno del sistema operativo è possibile che malitenzionati riescano a trovare alcune procedure alternative per aggirare la protezione con soluzioni hardware o software.
Infine basandosi sul processore centrale, le operazioni di codifica e decodifica drenano potenza di calcolo dalla CPU, rallentando il sistema in modo sensibile man mano che aumenta la quantità di dati da crittografare o man mano che aumenta la complessità dell’algortimo scelto per la codifica.
Seagate ha risolto tutti questi problemi offrendo al mercato una soluzione efficace e facile da implementare: per rendere totalmente sicuro un notebook d’ora in poi sarà sufficiente integrare un disco Seagate Momentus.
Con questa unità installata anche in caso di furto o smarrimento di computer portatili, le informazioni memorizzate risultano inaccessibili.
D’ora in poi le agenzie governative, i notebook di dirigenti delle grandi società e le organizzazioni statali dispongono di un valido strumento per evitare situazioni imbarazzanti con la stampa e i media mondiali, episodi che si ripetono puntualmente ogniqualvolta si perdono le tracce di un notebook contenente dati riservati.
Oltre al modello da 80 GB installato nel portatile ASI Computer Technologies, Seagate ha in cantiere drive Momentus FDE.2 con tahli da 100 GB, 120 GB e anche 160 GB, tutti con velocità di rotazione da 5.400 giri al minuto e interfaccia SATA da 3 Gb al secondo.
[A cura di L. M. Grandi]