Problemi di sicurezza in Safari per Windows. A scoprirli a distanza di pochissimi giorni dal rilascio della versione beta sono alcuni specialisti nel settore che ne hanno dato notizia ai media americani o attraverso i loro blog.
I ‘buchi’ scoperti per la precisione, sarebbero in tutto almeno 18, questo secondo Aviv Raff, David Maynor, Tom Ferris e Thor Larholm. I più preoccupanti sarebbero quelli evidenziati da Maynor, una figura ben nota al pubblico Mac per le polemiche che suscitarono alcune sue affermazioni sui bug del sistema wireless di Mac Os X. In Safari sarebbero infatti contenuti buchi capaci di aprire le porte all’esecuzione di software da una postazione remota.
Gli esperti di sicurezza non hanno mancato di lanciare pesanti accuse ad Apple e ai suoi ingegneri descritti come incapaci di comprendere che anche se Safari per Windows è una versione beta, questa verrà usata nella vita reale e che come tale deve essere curata sotto il profilo della resistenza agli attacchi di pirata informatici. I bug, invece, sarebbero non solo molto gravi ma anche frutto di una preoccupante approssimazione di programmazione, almeno secondo quanto sostengono nei loro blog gli esperti di cui sopra.
Le dichiarazioni più pesanti sono arrivate da Tom Ferris secondo cui Apple ‘Non ha fatto nulla per rendere robusto il suo software’; Ferris definisce l’affermazione di fonte Apple secondo cui Safari sarebbe stato sviluppato per essere sicuro dal ‘giorno uno’, in contrasto con i prodotti Microsoft che hanno necessità di continui patch, come ‘patetica’.
Da parte loro altre fonti non mancano invece di evidenziare come le accuse all’indirizzo di Apple siano, almeno in parte, frutto della volontà di mettere a tutti i costi sul banco d’accusa Cupertino e non tengono in considerazione che si tratta di una beta anche molto incompleta.
Apple non ha avanzato alcun commento limitandosi a riportare la solita dichiarazione standard secondo cui ‘i problemi di sicurezza sono un argomento serio, che viene trattato come tale’.